sabato, aprile 13, 2024

Simferopoli, Sebastopoli, Bakhchisarai, Feodosia: questa è l'Ucraina! Adesso è difficile e molto molto pericoloso , ma nonostante tutto cresce la protesta ucraina contro l’occupazione russa della Crimea.







 

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6 giugno 1997 Damiano Nobile 6 anni Millesimo L'annuncio funebre è triste : E' volato in cielo Damiano Cosman, sei anni, ne danno il triste annuncio la madre Elena, i nonni materni, il padrino Carlo , i parenti. Questa è la orrenda conclusione a cui si arriva dopo anni di liti , di violenze, di minacce che il marito , Euro Claudio faceva in continuazione nei confronti della moglie Elena. L'uomo si era fatto notare appena arrivato in Val Bormida, in inverno circolava con un cappello da cowboy e con un lungo cappotto scuro, ma soprattutto era noto per il carattere collerico, inoltre affermava di poter predire il futuro e di saper leggere le carte, cosa che spesso faceva nel cortile di casa. Si faceva chiamare "il mago". Il grave era che tutti in paese, Millesimo, erano a conoscenza della terribile situazione in cui la madre e il bimbo si trovavano, entrambi portavano i segni di lividi per il comportamento indegno del marito padrone che addirittura avrebbe percosso la moglie già nella prima notte di nozze. La madre e il bimbo hanno timore del Nobile che li pedina, li segue li minaccia. La povera donna decide di iniziare la cusa di separazione, ma il comportamento dell'ex marito non si calma anzi chiede con insistenza di vedere Damiano anche se il piccolo è terrorizzato. Una richiesta della ex moglie di un TSO non viene accolta, il minore è affidato al Comune di Millesimo anche se la madre è riconosciuta come responsabile e accudente. Il sei giugno 1997, il "mago" si presenta presso l'asilo delle suore dove il piccolo Damiano era alla mensa, lo trascina a casa sua, in salita al Castello invano inseguito da una suora mentre l'asilo avverte i Carabinieri, giunto a casa con la sua preda, senza alcuna pietà lo uccide tagliandogli la gola con un coltellaccio da cucina lungo 25 centimetri, il fendente è stato inferto con tale violenza che ha quasi decapitato la piccola vittima, poi fugge dalla finestra per evitare la suora che lo aveva inseguito e che trova il corpo di Damiano in un lago di sangue, il piano dell'assassino è quello di far ricadere la colpa sulla ex moglie . La suora avviserà i carabinieri e poi disperata rientra in casa a pregare sul corpo di Damiano. Il "mago" arrestato, nega di essere l'omicida e accusa la moglie,trasferito in carcere a Marassi viene rifiutato dai detenuti e anche due legali lasciano la difesa di ufficio. Il 20 ottobre del 1999, l'assassino del suo discendente viene condannato all'ergastolo presso la Corte di Appello di Genova come sano di mente e riconoscendo i motivi abbietti che lo hanno spinto a tale omicidio.