venerdì, luglio 04, 2025
Fosca Bertolotto 4 gennaio 1963 Loano Fosca era una giovane donna di 37 anni, nativa di Quiliano che voleva uscire da un matrimonio che la opprimeva e riacquistare la sua libertà e possibilmente vivere una vita serena. Dopo mesi di sofferenze e di percosse da parte del marito Nicola C. suo coetaneo nativo di Viterbo, con reati penati contro il patrimonio e con un precedente internamento in una casa di lavoro in Sardegna. Lei alla fine si decide a denunciarlo e si allontana da casa dove viveva con il marito, a Vado Ligure e si reca a Loano dalla sorella che la accoglie volentieri per allontanarla da una situazione davvero terribile. Il marito su consiglio del suo legale la contatta e le chiede una dichiarazione scritta in cui lei lo perdona per le percosse ricevute. Cosa che lei , per quieto vivere, acconsente a fare. I due si incontrano in strada il 4 gennaio 1963 alle 21 in località Borgo Castello a Loano, una zona particolarmente isolata il che poteva far squillare nella testa della donna un campanello di allarme, lui arriva con un motofurgone, iniziano a discutere , lei gli comunica la sua decisione irrevocabile, il marito che purtroppo si è recato armato al colloquio, appena il marito si rende conto della volontà della donna di volersi recare da un legale per perfezionare la separazione estrae la pistola, una semiautomatica 7,65 e le spara tre colpi, i primi due la mancano e si vanno a conficcare in un muretto ma il terzo la raggiunge al torace fra la nona e la decima costola attinge il cuore e perfora un polmone fuoriuscendo dall’altra parte, la vittima cade a terra rantolando, poi l’assassino scappa sul motocarro e si dirige verso l’in terno della regione. Ricercato e definito come pericoloso ed armato si costituisce ai Carabinieri di Racconigi in stato di arresto viene processato , il P.M. è molto duro nella richiesta che viene accolta, in primo grado Nicola C. sarà condannato a 24 anni, ma il primo processo viene annullato per la posizione irregolare di uno dei giurati e dovrà essere ripetuto ma si concluderà con la stessa sentenza, condanna a 24 anni e interdizione perpetua dai pubblici uffici e successivamente in appello a 30 anni, pena aumentata, infatti sarà giudicato colpevole di uxoricidio con l’aggravante della premeditazione, infatti l’uomo si è recato all’appuntamento con la moglie con una pistola infilata nella cintura e ben conscio della decisione della donna di separarsi da lui.
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