mercoledì, gennaio 10, 2007

AUTOGRU ABBANDONATA





































Il mezzo pesante abbandonato

Da mesi, oramai, giace abbandonata sul bordo della carreggiata, della provinciale del Cadibona una autogru, incidentata. Chiunque scende o sale sulla provinciale, osserva questa spettrale apparizione sul bordo strada, sul braccio della gru campeggia la scritta Veneta Gru, seguita da un numero di telefono. La parte anteriore e’ completamente accartocciata e divelta, la cabina di guida si e’ trasformata in una bara per gli occupanti, i sedili sono sparsi sul terreno, lo sterzo e deformato dall’urto che il gigantesco mezzo ha subito contro un albero, il quadro comandi e’ a pezzi e non c’e’ piu’ un indicatore intatto, sullo sfascio appare parzialmente un cartello giallo con la scritta trasporto eccezionale…
Pare che la notte, qualcuno si avvicini furtivamente al mezzo e ci armeggi con delle chiavi inglesi per sottrarre dei pezzi da rivendere.
Non e’ possibile che su una strada provinciale di questa importanza e con queste curve, debba esserci ancora adesso, un rottame di queste dimensioni. Se una autovettura o un motociclo perde il controllo e va ad impattare contro questo mezzo abbandonato le conseguenze per gli occupanti del veicolo o della moto sarebbero molto gravi. E’ improrogabile , quindi , la rimozione della gru, per motivi si sicurezza.

Roberto Nicolick
Consigliere Provinciale Lega Nord
















3 commenti:

  1. Sarà una gru posta sotto sequestro..bisogna vedere se ci sono stati feriti o peggio morti informati alla motorizzazione civile forse sono le gru prodotte a Niella Tanaro della Manitowoc Potain Cranes Group sotto inchiesta da parte dei Carabinieri di San Michele Mondovì in quanto l'azienda oltre a non rispettare varie leggi sulla sicurezza interna tante gru sono senza le totali saldature saldature bucate etc forse questa fa parte di quelle prodotte in Piemonte ..comunque sia il Comune dovrebbe saperne qualcosa..(se pubblicate la notizia rispettatene le leggi in materia grazie.)
    Sergio Morando da Lesegno (Cuneo)

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