giovedì, febbraio 15, 2007

DATI RECENTISSIME SULLA PEDOFILIA

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“I numeri della Pedofilia: un’emergenza
in costante aumento”.


Si sono tenute in tutte le Procure d’Italia nei giorni scorsi, le giornate per l’apertura dell’anno giudiziario, durante le quali sono stati dati i numeri reali, sui crimini commessi durante l’anno appena trascorso.
Da una analisi degli stessi, comparata con i dati forniti dal Ministero di Giustizia e dal Dipartimento Anticrimine emerge che in Italia c’è stato un aumento esponenziale di atti di violenza nei confronti delle donne e che si sono registrati ben il 30% dei casi di abuso sessuali sui bambini in più, rispetto agli anni precedenti.
Al pari di questo si è mantenuta drammaticamente bassa l’età media delle vittime di abuso, che va così dagli zero ai cinque anni.
Tra le Regioni più colpite la Lombardia, il Veneto, il Lazio e la Campania.
Altri dati agghiaccianti, se pensiamo essere riferiti a dei bambini sono quelli riferiti ai bambini scomparsi, il 20% dei quali non viene più ritrovato e si sospetta possa essere finito nei giri delle reti pedopornografiche. Lo scorso anno sono state aperte circa 3.000 pratiche legate a minori scomparsi.
Solo nel primo semestre del 2006 i siti, collettivi o individuali, pro-pedofilia hanno avuto un incremento del 300%.“Un altro dato a dir poco agghiacciante”, ha detto Massimiliano Frassi, presidente dell’Associazione Prometeo commentando i dati, “è quello che emerge da uno studio fatto sui pedofili: su un campione scelto di ben 443 pedofili accertati, allo stato delle cose pare che il 67% pari quindi a 299 abusanti, sia rimasto in stato di libertà con l’aggravante di continuare a rimanere nella maggior parte dei casi a contatto diretto con i bambini”.
In aumento anche i crimini legati alla pedofilia in internet, dove un sito pedopornografico se ritenuto “di buona qualità” produce un introito giornaliero di almeno 90mila euro, secondo una cifra fornita durante un recente convegno tenutosi a Cuneo presso l’ordine dei medici, dal dott. Tommaso Pastore, dirigente responsabile della Squadra Mobile di Cuneo. Il costo medio di una foto pedopornografica spazia invece tra le 30 e le 100 euro.
“Oggi i pedofili” continua Frassi “cercano fotografie sempre più raccapriccianti, chiedendo ai produttori di tale materiale un aumento delle violenze ed un abbassamento delle età delle vittime. Per questo non è più raro che si trovino anche dei neonati, tra le giovani vittime”.
Oggi i bambini iniziano a navigare in internet fin dall’età di 7 anni.
Sette bambini su dieci navigano da soli senza alcun controllo da parte di adulti ed il 70% degli “agganci” da parte di pedofili avviene nelle Chat. Spesso dopo i primi messaggi segue anche un contatto diretto da parte del pedofilo che riesce a risalire all’abitazione del giovane, ad ottenere un incontro ed a far scattare l’abuso.
A proposito di nuove tecnologie, segnaliamo che negli ultimi mesi c’è stato un incremento della vendita di videogames con contenuti non adatti ai più piccoli, dove “l’empatia nei confronti del prossimo viene spazzata via a favore di un pericoloso nichilismo” citando nuovamente le parole di Frassi.
Videogiochi dove si invita a “uccidere i poliziotti, pestare i compagni di classe, far violenza agli animali, seviziare le ragazzine” sono normalmente acquistabili anche nel nostro paese.
Nel mondo, secondo un report dell’Onu ogni anno si stima essere violentate 150 milioni di bambine. Particolarmente shockante il fatto che in molti paesi l’abuso “sia socialmente accetto o persino legale”. Per questo il segretario generale Kofi Annan ha suggerito ad ogni paese di adottare “drastiche misure di contrasto a tale turpe fenomeno”.
A tal riguardo l’Italia persiste ad essere uno dei paesi a “massima esportazione” di turisti sessuali. Al fianco delle mete oramai consolidate in tal senso, in primis Romania e Thailandia, oggi si presentano nuovi territori dove andare a “caccia di bambini”.
Tra questi l’Ungheria, che ha nel 2006 ha visto triplicati i reati di abusi a danno di minori o il Kenya dove esistono circa 15mila bimbi di strada vittima di violenza e per i quali è sceso in campo il presidente dell’Unicef Italia Antonio Sclavi che ha denunciato i crimini disgustosi consumati impunemente sulla pelle di questi bimbi “da parte di un numero sempre maggiore di italiani”.
Nell’Europa orientale ancora oggi ci sono 1.500.000 bambini che vivono fuori dalla famiglia, 900mila dei quali sono rinchiusi in istituti, spesso in condizioni ai limiti della sopravvivenza.
Solamente lo scorso anno in Romania sono stati abbandonati in strada circa 9.000 bambini. Molti sono stati poi arrestati dalla polizia e rinchiusi in manicomi, facendo loro condividere gli spazi insieme a malati di mente adulti.
Quando il reato non è consumato all’estero, dall’estero vengono portate le vittime. Solo a Milano sono, in una zona tristemente nota, almeno 500 i baby prostituti della Romania, sfruttati a tale fine.
Restando in Italia, sono oramai ridotti ad una percentuale bassissima i casi di cosiddetti “falsi abusi”, che oggi si avvicinano intorno allo 0,5 %. Percentuale riferita specialmente a quei casi in cui adolescenti, o pre-adolescenti affermano di aver subito attenzione da parte di adulti, salvo poi in sede di colloquio venire smentite dai fatti.Lo stesso non avviene per casi di bimbi piccoli, la cui credibilità è confermata dal fatto che si trovano a raccontare, con vissuti drammatici e per loro sempre dolorosi, attenzioni o violenze sconosciute alla loro giovanissima età.
In realtà il più delle volte il pedofilo tende a farla franca in Tribunale per insufficienza di prove ed a far così passare la vittima per quello che non è.
Soffermandoci su questo aspetto è interessante notare come, secondo dati nazionali, il 50% degli adulti che hanno problemi di disturbi alimentari, soprattutto di anoressia, hanno subito abusi sessuali durante l’infanzia senza ricevere il necessario aiuto.
Lo stesso dicasi per i casi di suicidi tra i giovani, dei quali raramente si ha notizia, ma che spesso hanno una comune matrice legata all’abuso, laddove la morte diventa una drastica via di fuga da una situazione non più gestibile dalla vittima.
Tra gli elementi di novità, se così si può dire, l’aumento di casi legati a scuole materne dove interi gruppi di bimbi sono stati sottoposti ad abusi rituali, casi per i quali, dopo aver analizzato le carte processuali e seguito alcune vittime da vicino, l’Associazione Prometeo ha parlato dell’esistenza di una rete che agisce nel nostro paese.
Ultimo dato, in questo quadro, l’aumento di sette pseudo religiose o di tipo satanico, che rivolgono sempre di più la propria attenzione ai giovani. Giovani come partecipanti delle stesse, o giovanissimi come vittime per i propri rituali.
Un’indagine svolta dall’Asl di Varese, insieme ala Provincia, su un campione di 561 studenti ha rilevato che il 12,5% degli stessi aveva subito abusi sessuali durante l’infanzia, facendo così parlare di “epidemia silenziosa”: tali dati potrebbero essere in difetto dato che il 3% dei ragazzi intervistati tramite questionari anonimi, a tale domanda ha siglato la risposta “preferisco non rispondere”.
“Solo lo scorso anno sono state raccolte al nostro sportello di ascolto 46 nuove storie di giovani e di adulti che da bambini hanno subito abusi da parte di genitori, insegnanti e sacerdoti, nessuno dei quali è stato creduto da chi stava vicino e oggi, oltre a dover far fronte al peso dell'abuso, devono fare i conti con disturbi alimentari e di dipendenza da sostanze.” Ci ha dichiarato Marco Marchese, psicologo e presidente dell’AMS di Palermo, aggiungendo “purtroppo sono ancora molti i pedofili che riescono a vincere i processi a causa della vecchia formula dell’insufficienza di prove, formula che va ricordato non equivale al fatto che non si accaduto nulla ma che le prove, appunto non siano state sufficienti”. Anche davanti a questo la prevenzione, quindi, risulta essere oggi più che mai necessaria.

Questo il report dettagliato sui casi di “infanzia violata” nel 2006, davanti al quale emerge la necessità di un intervento sempre più coordinato tra le varie forze in campo, col fine di tutelare, di più e meglio, i bambini, in una società che pare aver oramai abdicato a tale ruolo.

Febbraio 2007

Per ulteriori info.:
www.associazioneprometeo.org
oppure, il blog più letto su tale argomento:
www.massimilianofrassi.splinder.com

A cura del Comitato Scientifico di Prometeo.

1 commento:

  1. Caro Blogger,
    non trovando una mail alla quale risponderti,
    e volendo proporti un servizio che
    probabilmente Ti interesserà,
    Ti chiedo di contattarmi a info@vascoblog.com
    Ciao

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