lunedì, gennaio 28, 2008

IL FORTE DI ALTARE






Il forte di Altare.
SAVONA
Una realta’ splendida da riportare alla luce

A circa un quarto d’ora da Savona, sulla provinciale n, 39, c’e’ un gigantesco complesso fortificato a 436 metri sul livello del mare, in completo disuso e abbandono, noto come il forte di Altare, composto da tre unita’ fortificate, i forti Tecci, Cascinotto e le cosiddette tagliate con delle gallerie fortificate che congiungono i fari forti. Li ho visitati e il panorama che si gode e’ splendido e lascia senza fiato, si intravede tutta la strada che porta a Savona e la vallata soprastante la citta’ oltre al mare. Purtroppo lo stato di degrado e’ estremamente alto, le porte di accesso alle varie ali del forte, sono per lo piu’ sfondate e giacciono a terra, il pavimento e’ in terra battuta e ricoperto di detriti, all’esterno e all’interno del complesso, nelle adiacenze vi sono rifiuti, reti metalliche di letti abbandonate, infissi lasciati a marcire, fiaschi , vuoti e segni di vecchi bivacchi, testimoniano che la notte qualcuno ci fa “ribotta”. Questo gigantesco complesso praticamente eterno, potrebbe essere di grande utilita’, sia dal punto di vista storico - architettonico, sia dal punto di vista turistico e potrebbe essere un forte contributo alla zona di Altare e non solo, ma anche a tutta la provincia di Savona, Infatti ho visto come e’ stato ripristinato il forte di Fenestrelle, in Piemonte, e quale impulso ha saputo dare alla zona, e’ infatti meta preferenziale di migliaia di visitatori. Il complesso fortificato di Altare, una volta ripulito dalla vegetazione, rimesso in condizioni almeno di igiene, potrebbe essere una meta di gite fuori porta, per i savonesi e per gli stessi piemontesi, che diretti al mare, troverebbero una piacevole tappa dove riposare in mezzo al verde e percorrere sentieri alternativi . Altare ne ricaverebbe un grande beneficio immediato: prestigio locale, visitatori, eventualmente una piccola quota di posti lavorativi. Ritengo sia una idea percorribile, ovviamente nel rispetto dell’ambiente e della realta’ locale.
Faro’ una interpellanza in qualita’ di consigliere provinciale per porre almeno un interrogativo in merito.



































































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