giovedì, gennaio 10, 2008

In vendita i segreti dei partigiani


Apprendo che il Signor De Marco, noto storico-giornalista savonese, sta per vendere un grande ed importante archivio che contiene moltissima documentazione legata a cio’ che accadde in provincia di Savona durante la resistenza. Secondo me , questo preziosissimo archivio dovrebbe essere pubblicato e reso fruibile a tutti coloro che ne facessero richiesta, sia enti e fondazioni che privati cittadini. Infatti a tutt’oggi, molti caduti sia partigiani che appartenenti alla R.S.I. non hanno avuto una cristiana sepoltura. I loro familiari, nipoti e pronipoti, non sanno dove andare a pregare o a deporre un fiore, infatti dopo il 25 aprile si scateno’ una serie di vendette che insanguino’ in modo profondo la provincia di Savona con uccisioni indiscriminate, violenze, stupri e ruberie. Un fatto molto importante su cui non si riusci’ a fare luce fu la sparizione , il 26 aprile del 45 , giovedi’, della cassa della divisione San Marco. La San Marco con circa 15mila effettivi, era schierata sul territorio della provincia di Savona, con la sede del comando ad Altare. La cassa divisionale conteneva 92 milioni di lire della R.S.I., corrispondenti a 9 miliardi e 750 milioni di vecchie lire della attuale repubblica italiana,quella montagna di soldi , era sigillata in sacchi a loro volta contenuti in una cassa portavalori. La cassa fu presa in “consegna” da un comandante di una formazione partigiana Garibaldina presso Carpeneto, Ovada, e come per magia, spari’. Qualcuno dice che tutti questi soldi finirono , in gran parte, nella cassa di un partito (!) e qualche partigiano pare , pochi per la verita’, si sarebbe arricchito improvvisamente, d'altronde chi va al mulino si infarina. Forse nelle preziose carte del Signor Di marco, si puo’ trovare una risposta a questo interrogativo ed a molti altri che ancora tormentano tante persone.

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