mercoledì, luglio 09, 2008

LA CATASTROFE DELL'ANNA MARIA - ALBENGA 16 LUGLIO 1947

La tragedia dell’affondamento della Anna Maria.

16 luglio 1947- ALBENGA

Il 16 luglio , ricorre un anniversario, terribile , che e’ opportuno ricordare, rinnovando il pensiero e la pieta’ per quel fatto , sessantun anni fa, in quel giorno, un martedi’ intorno alle 18, morirono annegati 44 bimbi, tutti maschi, di un’eta’ che andava dai soli quattro sino ad otto, Lombardi e Veneti.

Fu una tragedia di portata enorme, che colpi’ nell’anima, migliaia di persone, vicine e anche lontane dal luogo del disastro.
Assieme ai poveri bimbi, perirono anche quattro adulti.

Ecco come si svolsero i fatti: ottantun bimbi della Colonia della Solidarieta’ Nazionale, sita a Loano, salirono nel pomeriggio del 16 luglio, sulla motobarca Anna Maria, per effettuare una gita all’isola della Gallinara.

Il barcone, lungo una decina di metri, parti’ dal porticciolo di Loano in direzione della costa Ingauna, transitando davanti a Borghetto, Ceriale, e arrivando a costeggiare Albenga, davanti alla Regione denominata “Burrone” in vista della meta, la Gallinara, che i bimbi festanti volevano vedere da vicino.

L’imbarcazione, costeggiava ad una distanza di circa 60 metri da riva, dove il mare era profondo tra i 9 e i 10 metri., i bimbi cantavano in coro, mentre la navigazione proseguiva senza intoppi.

La barca, era ,forse, strapiena, rollava e beccheggiava vistosamente. Appena nello specchio acqueo , davanti alla Regione Burrone di Albenga, alle 18, la Anna Maria, urto’ con la chiglia, un palo di ferraccio, sommerso, che faceva da sostegno ad una condotta della fognatura, aprendo una falla circolare di grosse dimensioni.

Il rumore molto forte dell'urto venne percepito dai bimbi che si spaventarono. Per il violento urto, il natante, sobbalzo’, i bimbi si spostarono in massa verso poppa, mentre la barca dalla falla provocata dal palo, imbarcava velocemente acqua e si inclino’ pericolosamente iniziando ad affondare, mentre i piccolissimi passeggeri cadevano a grappoli in mare.

Pochissimi di loro erano capaci a nuotare, inoltre la confusione e il terrore fecero il resto. Dalle spiagge si tuffarono dei ragazzi in soccorso, la voce dell'affondamento si sparse in Albenga, arrivarono decine di persone che nuotarono verso la barca oramai coricata sul fondo, per riportare in superficie i piccoli.
Fu una gara di solidarieta’ fortissima.

Un testimone dira’ che il fondo era tappezzato di corpicini inanimati.
Alle 19 i soccorsi erano terminati: ben 44 bimbi , su 81, erano annegati, oltre a 4 adulti.

La catastrofe, dopo, segui’ la solita scansione: i corpicini furono composti nella sede della Pubblica Assistenza Croce Bianca, arrivarono il giorno dopo i genitori per il riconoscimento, poi i piccoli partirono per le loro citta’ di origine, Milano e Verona, dove vennero officiati Riti religiosi solenni
L’Italia fu scossa da questo disastro che per l’alto numero di bimbi morti che non ebbe uguali .

8 commenti:

  1. volevo sapere se i bimbi furono tumulati al cimitero Maggiore di Milano

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  2. ... E adesso gli anni sono 63... Non sapevo di questa tragedia, ne sono venuta a conoscenza leggendo gli articoli di cronaca che aveva scritto, in proposito, Dino Buzzati...
    Una preghiera e un ricordo per le piccole vittime innocenti, almeno oggi, e per chi è rimasto a piangerli, se ancora c'è qualche genitore in vita...
    Mi chiedo: esiste, ad Albenga o sull'isola Gallinara, qualcosa che ricorda l'accaduto?

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    1. Io sono un sopravissuto ! mi chiamo Gianni Tarnoldi- vivo e sono residente a Milano ma mi sento Ingauno (appellativo ristretto ai soli cittadini di Albenga)- da 67 anni frequento questa località perché la persona che si adoperò al mio ricupero (appena sposino senza figli) e che pensando che fossi orfano avrebbe voluto adottarmi divenne un mio parente (zio)-
      I figli dello stesso sono divenuti "cugini" e tutt'ora ci frequentiamo anche se il patriarca della situazione non esiste più.-----
      Per me esiste ancora come esiste la moglie del medesimo che (ospitandomi come loro figlio dall'anno successivo la tragedia) ho amata come una mamma..........capitemi!!!!!!!
      Ora sono anziano e mi trovo ad Albenga (19.08.14) e per ammirazione a questa cittadinanza e alla Croce Bianca che si adoperò in tutti i modi rimango legato in modo più che particolare.
      Voglio sperare che chi abbia potuto ricevere la mia testimonianza ne faccia tesoro........il mondo è fatto anche di tantissime persone "umane" anche se i casi eclatanti riguardano i misfatti,
      Gianni Tarnoldi - milgit@live.it

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  3. Grazie,
    mi hai dato qualche particolare in più su una cosa che ha avuto una parte nella mia vita, anche se marginalmente e in modo forse paradossale.

    Mi sono permessa di citarti..

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  4. Questa tragedia l'ho vissuta con mia sorella. Eravamo ospiti della stessa colonia, quindi abbiamo visto dalla spiaggia l'affondamento del barcone. Eravamo naturalmente bambine piccole io avevo 8 anni e mia sorella 6. Mi ricordo comunque il dolore dei familiari che vennero l'indomi per constatare l'accaduto. E' stata una disgrazia che ho ricordato in tutti questi anni anche perché avremmo dovuto fare noi femmine questa gita per prime. Evidentemente mi sono sentita sempre una sopravissuta.

    Isa

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  5. Io sono una di due sorelle di un bambino morto in questa tragedia, e stata una vita molto lunga e triste per tutta la famiglia. Io avevo 10 mesi quando mio fratello e morto, e in tutti questi anni, non passa un giorno che io non gli penso. Il prossimo mese vengo in Italia, e per la prima volta verro in Albega a visitare la spiaggia. C'e qualcuno che mi sa dire dove si trova il monumento dedicato al ricordo di quel giorno?

    Grazie
    Laura

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  6. Viale Che Guevara - partendo da Albenga la seconda Galleria che d sul mare - il monumento si trova su un molo

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