sabato, agosto 30, 2008

Nasce il reato di stalking, fino a 4 anni per i molestatori ossessivi








Il molestatore, l’assassino, il violentatore, raramente ha un volto sconosciuto. La maggior parte delle molestie è commesso da conoscenti, parenti, amici, ex fidanzati o fidanzate, ex mariti o ex mogli.
E frequentemente si tratta di violenze annunciate dalle telefonate ossessive, da SMS anonimi , dai pedinamenti, dalle minacce, da un’invadenza degli spazi personali che si fa sempre più pressante. In gergo si chiama stalking (in inglese persecuzione, pedinamento). “Atti persecutori”, così sono definiti nel disegno di legge approvato ieri dal Consiglio dei Ministri: saranno un vero e proprio reato, non più un fastidio contro il quale era inutile appellarsi. Fino a 4 anni di reclusione le pene previste, fino all’ergastolo se le minacce si concretizzano e la vittima muore. La proposta è stata portata in Cdm dai ministri della Giustizia Angelino Alfano e da quello delle Pari Opportunità Mara Carfagna. “L’introduzione del reato di stalking mette l’Italia al passo con gli altri paesi che hanno già legiferato in proposito” ha detto Carfagna, “la tutela delle vittime delle molestie insistenti è necessaria per la prevenzione di violenza sessuale e omicidi passionali”.
Da una recente ricerca citata dal guardasigilli Alfano “risulta che su 300 crimini commessi tra partner o ex partner, l’88% ha come vittime le donne e, nel 39% dei casi, si tratta di crimini annunciati poiché si consumano dopo un periodo più o meno lungo di molestie'’. Un’attività persecutoria che attualmente è punita con sanzioni penali modeste.Per l’Osservatorio nazionale stalking le molestie in un caso su due sono a opera di ex mariti, ex conviventi, ex fidanzati, ma possono essere compiute anche da conoscenti, colleghi o estranei: almeno il 20 per cento di italiani, soprattutto donne, ne sono stati vittime dal 2002 al 2007. Nel provvedimento varato, si stabilisce che “il reato consiste ‘nel porre in essere minacce reiterate o molestie con atti tali da creare nella vittima un perdurante stato di ansia o paura o un fondato timore per l’incolumità propria o di persona legata da relazione affettiva o a costringerlo ad alterare le proprie abitudini di vita'’.I limiti della pena sono stati adeguati alla gravità del reato (da uno a quattro anni) e possono essere aumentati ‘’se il fatto è commesso dal coniuge legalmente separato o divorziato o da persona che sia stata legata alla vittima da relazione affettiva'’. La pena inoltre è aumentata da un terzo alla metà ‘’se il fatto è commesso ai danni di un minore'’, se a compierlo è una persona armata o mascherata, e, infine, si tratta di una violenza ‘’di gruppo'’.

2 commenti:

  1. Spero tanto che il ministro poi possa denunciare tanti blogger che l'ossessionano, con tutte le loro falsità!!!!

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  2. in effetti chi invia lettere, sms, telefonate tutte rigorosamente anonime ha necessita' oltre che di una buona dose di calci in culo anche di essere curato.
    La mia esperienza e' sintomatica : lascio qualche tempo fa una fidanzata, che da circa 5 - 6 mesi mi invia sms da cabine telefoniche, da tutta la provincia, savona e anche Pietra Ligure. Si tratta di un caso clinico...mi dispiace denunciarla, visto che l'ho fotografata mentre in cabina digitava l'sms, ma se continua temo che dovro' farlo.

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