lunedì, gennaio 26, 2009

INDIGNAZIONE


Indignazione

Leggo su LA STAMPA si domenica 25, a pag. 69, un articolo a firma Angelo Fresia che tratta della situazione di Albenga a seguito dei recenti episodi criminosi i cui protagonisti accertati sono extracomunitari.
Nell’articolo, esponenti della maggioranza di sinistra, che amministra Albenga, tentano in modo maldestro di tranquillizzare la popolazione Ingauna a fronte di una ondata senza precedenti di reati, particolarmente odiosi, che colpisci i singoli cittadini, sempre compiuti nella stragrande maggioranza da stranieri extracomunitari, che da anni hanno praticamente colonizzato la piana di Albenga.
In particolare, mi ha profondamente colpito e indignato, una breve ma pesante, dichiarazione di un esponente delle Istituzioni , Presidente del Consiglio Comunale, che testualmente dichiara : “l’immigrazione nordafricana sta causando effetti negativi nettamente minori rispetto a quella meridionale nel dopoguerra” e poi prosegue “…la cui criminalità provocò uno stillicidio di omicidi e risse..”

Distogliere l’attenzione da cio’ che sta accadendo, in Albenga e in tutta Italia,per gettare colpe e discredito su Italiani, oramai anziani e incapaci di difendersi, non e’ assolutamente corretto.
In questo modo, inoltre si fa a ledere l’onorabilita’ di migliaia di cittadini Italiani, che fra mille difficolta’, emigrarono nella loro stessa Nazione, dal sud al nord, unicamente per cercare lavoro. Emigrare da una regione all’altra era ed e’ un diritto sancito dalla Costituzione Italiana, negli anni 50 – 60 ed in seguito, soprattutto se chi lo fa e’ un Cittadino Italiano.
Forse il Signor Papalia non e’ al corrente che nel 1861 c’e’ stata l’Unità d’Italia, con annessi e connessi.

Un omicidio e’ sempre un omicidio, indipendentemente da chi lo commette, Abele soffre e muore e Caino ammazza e spesso, purtroppo, continua a farlo impunito.

Inviterei il Presidente del Consiglio Comunale di Albenga a pesare meglio le sue parole, vista la sua posizione istituzionale, a chiedere scusa, per la sua dichiarazione, ai Cittadini Italiani che dal Sud vennero ad Albenga per lavorare e soprattutto ad avere un colloquio con il genitore di una delle due ragazze, Giorgia Arrighetti e Monica Esposito rispettivamente di 19 e 23 anni, scannate da un branco di Marocchini dediti allo spaccio di droga.

Questo genitore, Eugenio Arrighetti, vive ancora adesso un dolore feroce e senza fine per quello che accadde a sua figlia Giorgia , all’epoca di 19 anni, che per morire ci mese, tra inaudite sevizie piu’ di due ore.
Mi pare scorretto e inumano fare comparazione per stabilire a chi vada la medaglia d’ro o l’argento per chi commette piu’ reati. Tuttavia sputare sentenze su milioni di Italiani, perché meridionali, mi mette profondamente a disagio.

Roberto Nicolick

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