venerdì, dicembre 18, 2009

Savona: ispettori Asl in carcere in attesa del giudice

Savona: ispettori Asl in carcere in attesa del giudice

Sono rinchiusi al Sant'Agostino di Savona i due funzionari della Asl savonese, ispettori per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, Franco Caruso, di Cairo Montenotte e Corrado Benini di Millesimo, arrestati ieri mattina per concussione dai carabinieri della Compagnia di Savona mentre intascavano una tangente di diecimila euro da un imprenditore del settore vetrario. Caruso, esponente socialista, è anche assessore comunale all’edilizia privata a Cairo Montenotte. Benini, architetto, aveva militato anni fa nel vecchio partito comunista. I due avevano dato appuntamento all’imprenditore, anch’egli di Cairo Montenotte, per intascare la tangente, promettendo di chiudere un occhio sui controlli ispettivi svolti nello stabilimento. Controlli relativi alla sicurezza e all’igiene degli ambienti di lavoro. Ma all’appuntamento si sono presentati anche i carabinieri che hanno messo le manette ai due ispettori. Ora è atteso l'interrogatorio da parte del gip.
da Savonanews

2 commenti:

Filippo Menniti 12 febbraio 1921 Santuario ( Savona ) Filippo è un valido operaio che fa parte delle maestranze impegnate nella costruzione del tratto ferroviario che collega Vado Ligure con San Giuseppe, di origini Calabresi come molti suoi colleghi che affianca, si era sposato con una sua conterranea, Giuseppina Azzarà, di anni 25, già vedova con cinque figli dal precedente matrimonio, una donna molto procace con un bel fisico, molto ammirata dagli uomini e decisamente un tipo volitivo che non può non passare inosservata. Da tempo Filippo si è deciso trasferito dalla abitazione dove viveva con la moglie nelle baracche che la ditta appaltatrice ha messo a disposizione degli operai. In quanto la moglie nutriva nei confronti del marito una certa indifferenza e che invece frequentasse una giovane Calabrese di appena 18 anni, tutto questo farebbe parte di ordinarie storie di gelosia ma una sera il Filippo Menniti viene trovato sulla strada provinciale della Valle del Letimbro, morto per cause violente. Pare che qualcuno gli abbia teso un agguato mentre tornava dal lavoro e lo abbia aggredito a colpi di roncola e di coltello uccidendolo. Era la sera di giovedì, i Carabinieri dopo aver trovato il corpo, cercarono la moglie del morto e la invitarono al riconoscimento , cosa che lei fece. Accanto al corpo fu trovata una fotografia , strappata a metà, in essa c’era di lato l’effige del diciottenne presunto amante della Giuseppina, mentre non si sa chi possa esserci nella l’altra parte strappata. Il Procuratore del Regno ha deciso, espletate le indagini, di porre in stato di arresto la moglie della vittima, sospettandola di essere in qualche modo coinvolta nell’omicidio del marito. Lei, ovviamente si proclama innocente e chiede di essere scarcerata per poter accudire i figli.