mercoledì, ottobre 26, 2016

Katyn

Katyn, una verità insabbiata per lunghi anni

Fra l'aprile e il maggio del 1940, Stalin uno dei dittatori più sanguinari della storia, attuò la parte finale di uno degli orrendi esperimento di ingegneria sociale per cui i Comunisti Sovietici erano famosi: la eliminazione fisica e l'occultamento di circa 22 mila ufficiali di tutti i gradi dell'Esercito Polacco.
Non tutti erano militari di carriera, molti di essi erano allievi ufficiali di complemento, appena usciti dalla vita civile, insegnanti, impiegati, medici, ingegneri, quindi non solo i Sovietici eliminarono i quadri dirigenti dell'esercito Polacco ma disarticolarono anche gran parte della intellighenzia della Nazione e arrivarono anche a deportare le mogli e i figli di questi uomini nell'arcipelago gulag dove la quasi totalità morirono di stenti.
La strage per la maggior parte avvenne tra gli alberi secolari di una foresta, a Katyn, dove vennero scavate otto grandi fosse comuni, 16 per 28 metri, che dovevano accogliere le vittime, ma moltissimi altri ufficiali furono assassinati nei locali di prigioni gestite dall'NKVD.
L'idea di questa pulizia etnica fu di Laurenti Beria, un burocrate comunista, una mente organizzativa e malvagia, molto simile ad Eichman, il quale era a capo del NKVD ( commissariato del popolo per gli affari interni), una potente polizia politica operativa sino al 1953.
Le vittime dopo essere state concentrate per alcuni giorni in campi di prigionia, venivano caricati su automezzi pesanti Mercedes, senza finestrini, e trasportati sino al bordo delle fosse comuni, tutti con le mani legate dietro la schiena e in quel posto assassinati con un colpo alla nuca e fatti cadere nella fossa, in cui erano disposti a strati, uno sull'altro, sino a raggiungere la dozzina di strati.
Tutti questi movimenti di camion non passarono inosservati agli abitanti del luogo che, in diverse occasioni, vennero non visti, a curiosare e poterono assistere da lontano ad alcune esecuzioni, saranno loro che indicheranno in seguito alle truppe Tedesche la dislocazione di queste fosse comuni.
Le armi usate erano di fabbricazione Tedesca e anche le munizioni, per far ricadere la colpa sui Nazisti con cui Stalin si era spartito la Polonia.
Il massacro fu coperto da una cortina di segretezza per non alienarsi gli aiuti degli alleati Anglo Americani.
Nel 1943, la Wermarch invase la Russia e arrivando a Katyn scoprì, grazie alle indicazioni degli abitanti, le fosse comuni e rinvenne migliaia di corpi tutti in divisa da ufficiale polacco, con le mani legate, uccisi con un colpo alla nuca e soprattutto con addosso i loro documenti militari di riconoscimento.
I Sovietici negarono sempre con forza un loro coinvolgimento che comunque era chiaro ed evidente.
In Italia, dopo la caduta del Regime Fascista , ex partigiani nonchè dirigenti del P.C.I. Minacciarono fisicamente chiunque volesse addebitare l'eccidio ai loro compagni sovietici, mentre in Russia tutta la documentazione che avrebbe provato la responsabilità dei Sovietici venne sepolta negli immensi archivi segreti del KGB
Negli anni 90, Gorbaciov ammise la strage e porse le scuse del Popolo Russo alla Polonia, nel 2010 anche se tardivamente gli archivi sovietici desecretarono e misero a disposizione del Governo Polacco tutti i documenti relativi all'eccidio.
Nel 2007, il regista Polacco Andrzey Wajda girò un film “Katyn”, in cui narrava la vicenda senza censure, egli era figlio di uno degli ufficiali massacrati dai Sovietici, il film concorse anche all'Oscar ma non trovò in Italia una grande catena di distribuzione che lo volesse pubblicizzare degnamente e non potè essere proiettato che in pochissime sale cinematografiche.
Ci fu una vera e propria censura strisciante, indegna di un paese civile, come se si avesse vergogna o paura ad ammettere che i Sovietici avessero compiuto un eccidio di quella portata.
Il film dovette affrontare un muro di gomma che gli impedì di essere visto soprattutto nelle scuole o in tutti quei luoghi idonei ad una divulgazione della verità storica, senza i filtri e i freni dei burocrati di partito. Già da anni, subito dopo il 1945, i comunisti si erano impadroniti dei gangli di potere e il cinema come tanti altri era stato monopolizzato dalle sinistre che concedevano o no il nulla osta a film molto peggiori di Katyn ma allineati con il conformismo di sinistra.


Roberto Nicolick

Nessun commento:

Posta un commento