Katyn, una verità
insabbiata per lunghi anni
Fra l'aprile e il maggio
del 1940, Stalin uno dei dittatori più sanguinari della storia,
attuò la parte finale di uno degli orrendi esperimento di
ingegneria sociale per cui i Comunisti Sovietici erano famosi: la
eliminazione fisica e l'occultamento di circa 22 mila ufficiali di
tutti i gradi dell'Esercito Polacco.
Non tutti erano militari
di carriera, molti di essi erano allievi ufficiali di complemento,
appena usciti dalla vita civile, insegnanti, impiegati, medici,
ingegneri, quindi non solo i Sovietici eliminarono i quadri dirigenti
dell'esercito Polacco ma disarticolarono anche gran parte della
intellighenzia della Nazione e arrivarono anche a deportare le mogli
e i figli di questi uomini nell'arcipelago gulag dove la quasi
totalità morirono di stenti.
La strage per la maggior
parte avvenne tra gli alberi secolari di una foresta, a Katyn, dove
vennero scavate otto grandi fosse comuni, 16 per 28 metri, che
dovevano accogliere le vittime, ma moltissimi altri ufficiali furono
assassinati nei locali di prigioni gestite dall'NKVD.
L'idea di questa pulizia
etnica fu di Laurenti Beria, un burocrate comunista, una mente
organizzativa e malvagia, molto simile ad Eichman, il quale era a
capo del NKVD ( commissariato del popolo per gli affari interni),
una potente polizia politica operativa sino al 1953.
Le vittime dopo essere
state concentrate per alcuni giorni in campi di prigionia, venivano
caricati su automezzi pesanti Mercedes, senza finestrini, e
trasportati sino al bordo delle fosse comuni, tutti con le mani
legate dietro la schiena e in quel posto assassinati con un colpo
alla nuca e fatti cadere nella fossa, in cui erano disposti a strati,
uno sull'altro, sino a raggiungere la dozzina di strati.
Tutti questi movimenti di
camion non passarono inosservati agli abitanti del luogo che, in
diverse occasioni, vennero non visti, a curiosare e poterono
assistere da lontano ad alcune esecuzioni, saranno loro che
indicheranno in seguito alle truppe Tedesche la dislocazione di
queste fosse comuni.
Le armi usate erano di
fabbricazione Tedesca e anche le munizioni, per far ricadere la colpa
sui Nazisti con cui Stalin si era spartito la Polonia.
Il massacro fu coperto da
una cortina di segretezza per non alienarsi gli aiuti degli alleati
Anglo Americani.
Nel 1943, la Wermarch
invase la Russia e arrivando a Katyn scoprì, grazie alle indicazioni
degli abitanti, le fosse comuni e rinvenne migliaia di corpi tutti in
divisa da ufficiale polacco, con le mani legate, uccisi con un colpo
alla nuca e soprattutto con addosso i loro documenti militari di
riconoscimento.
I Sovietici negarono
sempre con forza un loro coinvolgimento che comunque era chiaro ed
evidente.
In Italia, dopo la caduta
del Regime Fascista , ex partigiani nonchè dirigenti del P.C.I.
Minacciarono fisicamente chiunque volesse addebitare l'eccidio ai
loro compagni sovietici, mentre in Russia tutta la documentazione
che avrebbe provato la responsabilità dei Sovietici venne sepolta
negli immensi archivi segreti del KGB
Negli anni 90, Gorbaciov
ammise la strage e porse le scuse del Popolo Russo alla Polonia, nel
2010 anche se tardivamente gli archivi sovietici desecretarono e
misero a disposizione del Governo Polacco tutti i documenti relativi
all'eccidio.
Nel 2007, il regista
Polacco Andrzey Wajda girò un film “Katyn”, in cui narrava la
vicenda senza censure, egli era figlio di uno degli ufficiali
massacrati dai Sovietici, il film concorse anche all'Oscar ma non
trovò in Italia una grande catena di distribuzione che lo volesse
pubblicizzare degnamente e non potè essere proiettato che in
pochissime sale cinematografiche.
Ci fu una vera e propria
censura strisciante, indegna di un paese civile, come se si avesse
vergogna o paura ad ammettere che i Sovietici avessero compiuto un
eccidio di quella portata.
Il film dovette
affrontare un muro di gomma che gli impedì di essere visto
soprattutto nelle scuole o in tutti quei luoghi idonei ad una
divulgazione della verità storica, senza i filtri e i freni dei
burocrati di partito. Già da anni, subito dopo il 1945, i comunisti
si erano impadroniti dei gangli di potere e il cinema come tanti
altri era stato monopolizzato dalle sinistre che concedevano o no il
nulla osta a film molto peggiori di Katyn ma allineati con il
conformismo di sinistra.
Roberto Nicolick
Nessun commento:
Posta un commento