domenica, febbraio 26, 2017

la sparizione dei 10 marò della San Marco

Il 18 aprile 1945, un reparto di 26 giovani Fanti di marina della San Marco stanziato a Sassello, tutti classe 1924, quindi appena ventunenni, previ accordi presi con partigiani del posto, si consegnavano armi e bagagli ad una brigata partigiana “ Emilio. Vecchia”, detta stella rossa operativa nel Sassellese.
Giunti a destinazione i ragazzi consegnavano le armi, le munizioni e le vettovaglie. Dopo 3 giorni, dieci di essi, senza alcuna ragione plausibile, venivano divisi dai loro camerati e fatti marciare sino in località S. Luca e qui i partigiani li massacravano e sepellivano in una fossa comune, già pronta. Nel luglio del 45, i Carabinieri e il Comando delle truppe alleate di occupazione, presso Milano, venivano informati della cosa e iniziavano le indagini.
Il Maresciallo Mozzoni, all'epoca comandante della stazione di Sassello si occupò delle indagini.
Il Giudice istruttore avvisava i suoi colleghi di Milano, Torino, Roma e Bologna e a marzo del 1948 iniziò le indagini per capire che cosa fosse accaduto sulle alture del di Sassello ai danni di 10 ragazzi inermi e innocenti di qualsiasi cosa.
I nomi di alcuni Marò uccisi sono : Virginio Bonavita di Milano, Fausto Ottaviani di Milano, Enzo Pieralice di Roma, Rinaldo Gastaldi di Torino.
Al termine delle indagini si appurò che i nomi dei mandanti della strage sono stati identificati in Vanni G. Battista, Cavallero Augusto, Maffi Bruno, Rabetti Franco, Moschini Alberto, tutti appartenenti alla Brigata Garaibaldina Emilio Vecchia.


Roberto Nicolick


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