domenica, marzo 12, 2017

Luigi Leopoldo Rossi

Leopoldo Luigi Rossi
“il fascista che galleggiava nel porto”
Questa storia terribile mi è stata raccontata da una vecchia signora che ricorda quello che accadde in città. Il dottor Rossi era un farmacista, una persona per bene, tranquilla, aveva aderito alla R.S.I. Iscrivendosi al Partito Fascista Repubblicano, tutto a livello politico pur senza indossare l'uniforme e continuava a svolgere il suo lavoro di farmacista fino all'ultimo, senza paura per sé.
Poi nell'aprile del 45, il vento della follia attraversa Savona, Luigi Leopoldo viene riconosciuto per strada e inseguito da un gruppo di persone.
Riesce a fuggire e raggiunge l'ospedale, sale sino al tetto e si barrica dentro l'orologio dell'ospedale che domina piazza Giulio, qui viene preso e linciato senza pietà, trascinato sino in strada e poi da lì, sino alla darsena vecchia del porto di Savona, qualcuno gli spara, poi il cadavere della vittima è gettato in mare, proprio nello specchio acqueo antistante la Torretta Leon Pancaldo e lasciato a galleggiare per alcune ore senza che nessuno si preoccupi di ripescarlo.
Alle 10,30 del mattino qualcuno provvedeva a ripescarlo sotto gli occhi di decine di curiosi venuti a vedere il “fascista Rossi” che galleggiava nel porto. Queste cose accadevano a Savona in quegli anni.

Roberto Nicolick

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