La maestra Clerin
Carema
( Aosta)
Carema è un piccolo
centro della provincia di Torino, all'epoca dei fatti faceva parte
della Provincia di Aosta, i suoi abitanti non hanno mai raggiunto il
migliaio. Accanto ad esso scorre la Dora Baltea, siamo nel settembre
del 1943, Mussolini è stato da poco liberato dai Tedeschi e la
notizia è stata divulgata in tutta Italia. Alla periferia del paese,
ci sono dei lavatoi usati dalle donne del luogo per lavare e
sciacquare i panni, fra le donne, una ex insegnante, di cognome
Clerin. La donna, settantenne, è sempre stata di idee fasciste e non
lo hai mai nascosto, appena apprende della liberazione di Mussolini,
esprime la sua gioia affermando che avrebbe dato la sua testa pur di
rivedere Benito Mussolini. Qualcuno ascoltò questa frase e
probabilmente la riferì ad alcuni ex prigionieri Slavi, fuggiti da
un campo di prigionia, uomini duri e crudeli, i quali la notte fecero
irruzione nella casa della famiglia della ex maestra, la prelevarono
assieme al marito, Gaudenzio. Dopo averli portati in aperta campagna,
uccisero l'uomo con un colpo di pistola alla nuca e bastonarono a
morte la povera donna, dopodi chè la decapitarono.
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