lunedì, aprile 02, 2018

Renata Fonte





Renata Fonte

Vorrei ricordare l’impegno civile politico di una giovane donna, Renata Fonte di Nardò provincia di Lecce, assassinata a colpi di pistola da due sicari della  S.C.U. ( sacra corona unita ) ad appena 33 anni nel 1984. Renata nasce nel 1951 a Nardò, si impegna politicamente nelle istituzioni, aderisce al Partito Repubblicano e assume l’incarico di Assessore all’ambiente, in questa veste tenta di impedire la costruzione di alberghi e strutture turistiche in zone di alto interesse ambientale. Contraria alla cementificazione del parco di Porto Selvaggio pagherà con la vita il suo impegno ambientalistico, tre revolverate porranno fine alla sua vita mentre rincasa. Verranno arrestati due killer e i loro mandanti che saranno condannati nei tre gradi di giudizio in modo definitivo. Il suo ricordo attraverso le due figlie, si tramanda attraverso tutta una serie di eventi culturali e di spettacolo, sulla vicenda viene anche fatto un libro, un film , La posta in gioco, nel 98 nasce una associazione “donne insieme” con lo scopo di promuovere la cultura della legalità sul territorio della Puglia, nasce la Rete Antiviolenza Renata Fonte riconosciuta dal Ministero delle Pari Opportunità, a Nardò viene scoperta una stele in suo ricordo e il comune organizza ogni anno una manifestazione con la presenza di Don Ciotti, e alla donna Renata Fonte è stata dedicata un fiore, una orchidea. Se i criminali che l’hanno assassinata volevano anche farla dimenticare hanno assolutamente fallito al contrario hanno creato un mito che si alimenta ogni giorno diventando sempre più forte.
Roberto Nicolick

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