martedì, novembre 06, 2018

Relazione per il Giudice Istruttore della Procura di Cuneo

Il 19 agosto del 1948, il Tenente Moleti compila questa relazione per il Giudice Istruttore della Procura di Cuneo,  in cui gli elementi nodali sono Gallo Fiorenzo, assassinato dai partigiani perchè sospettato di essere in connessione con i Repubblichini, la  moglie Lina e le sevizie che deve subire per una settimana dai suoi sequestratori prima di essere assassinata, i mandanti non occulti, Barricalla e Alditore che non dimentichiamo è solo un soprannome in realtà di chiama Galatolo Salvatore in seguito deceduto, e le ragioni malvagie che hanno spinto la spia dei partigiani, Liliana Grondona a creare e spargere  voci fallaci su una presunta collaborazione tra la povera Lina e i Repubblichini. 
Gallo Fiorenzo, detto Fiore, è semplicemente un contadino benestante della zona di Carrù, ha una cascina presso Marsaglia, e necessita di abbigliamento di lana, per cui si rivolge nelle sue venute in paese alla povera Lina, la quale per guadagnare da vivere per il piccolo Franco, per sè e per il marito prigioniero in Germania, produceva maglioni in lana con i ferri da calza.
Gallo è pedinato dai partigiani, lo vedono quando si reca dalla Lina portando dei salumi in pagamento per i maglioni e automaticamente il gioco è fatto. Il povero Gallo, appena esce dalla casa della Lina con i maglioni confezionati, viene fermato e sequestrato dai suoi boia e ucciso a Murazzano il 9 agosto del 1944. Viene tratteggiato un quadro fosco e purtroppo reale di Carrù nel periodo  insurrezionale, in cui un gruppo di partigiani prevalentemente Mauri, sopravvisuti ai rastrellamenti Repubblichini, abitava nel paese, mimetizzati in mezzo alla popolazione che vessavano e avevano il potere di vita o di morte su chiunque, in quanto armati e privi di scrupoli.
Il clima è di delazione, paura, oppressione a cui gli abitanti del luogo erano oramai abituati. Gli stessi rapitori ed assassini dell Lina, vengono fatti fuori dai loro compagni , la Grondona viene assunta in seguito come impiegata presso il comune di Carrù, un premio ??, Barricalla rimane nei Carabinieri e viene dipinto come un uomo di non eccelsa intelligenza tanto è vero che prende per vere le dichiarazioni della Grondona, campate sul nulla.
La cosa orrenda è che la povera Lina viene concessa come premio ai suoi tre sequestratori per almeno una settimana e poi, potranno ucciderla, il che avviene con precisione omicida.


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