martedì, dicembre 18, 2018

il partigiano Noce







Noce

Nel corso della stesura del mio prossimo libro mi sono imbattuto all'Archivio di Stato di Savona, in un fascicolo redatto nel 1953, dalla Direzione della P.S. presso la Prefettura di Savona , in esso si parla diffusamente di un soggetto che ho trovato in alcuni documenti inerenti l'omicidio del Commissario Amilcare Salemi, avvenuto a Savona nel periodo post insurrezionale.
Salemi fu ucciso con un colpo di pistola alle spalle mentre cenava in un ristorante savonese e , caso strano, c'era un altro commensale in quel locale, proprio la persona di cui si tratta nel rapporto, che poco prima dell'omicidio, fece una telefonata e quindi si allontanò molto velocemente dal locale pubblico, lasciando solo e indifeso il Commissario di cui egli era un dipendente presso la Questura di Savona che in quel breve periodo era inquinata da diverse decine di poliziotti ausiliari, leggi ex partigiani comunisti, e la persona che si allontanò dalla sala da pranzo era proprio uno di questi, che il Commissario doveva a breve esaminare per compiere una attenta opera di pulizia.
Secondo il rapporto della Direzione Generale della PS questo personaggio non era proprio un pacifista ma anzi al contrario aveva, almeno secondo il rapporto sterminato o permesso lo sterminio di circa duecento persone.

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