venerdì, dicembre 13, 2019

L'attentato al Kursaal Diana di Milano



L'attentato al Kursaal teatro Diana
Milano
23 marzo 1921

Quella sera al Kursaal Diana c'era una replica di un lavoro teatrale , la mazurka blu di Franz Leahar, i posti erano tutti occupati in quanto lo spettacolo era interessante dal punto di vista culturale.
Il Kursaal Diana era ed è tuttora in pieno centro a Milano, un palazzone in stile Liberty di quattro piani con una serie di mansarde, pare che nello stesso fabbricato abitasse il Questore dell'epoca, Giovanni Gasti che in quel periodo, era un bersaglio preferenziale di alcune frange anarchiche molto attive a Milano, di più, l'albergo soprastante il teatro Diana pare che fosse la sede di summit tra Mussolini e il Questore.
Una cesta con 20 kg di gelatina esplosiva fu lasciata accanto all'ingresso degli artisti, i tubi di esplosivo furono coperti da uno strato di paglia e con alcune bottiglie.
Alle 22,40 avvenne l'esplosione che investì le prime file della platea e la buca dell'orchestra, fu una strage, altri feriti ci furono nel corso della fuga degli spettatori.
Fra tante vittime adulte uccisi ci fu anche una bimba di appena 5 anni, Leontina Rossi.
Il Questore che in quel momento era tra gli spettatori si salvò e organizzò da subito i soccorsi e le indagini che privilegiarono immediatamente la pista anarchica.
Ad un posto di blocco venne fermata una carrozza su cui viaggiava un esponente anarchico, un certo Antonio Pietropaolo, che tentò di allontanarsi ma fu bloccato, all'interno del veicolo gli agenti trovarono due revolver e due bombe a mano.
Seguì una ondata di arresti , duecento persone che in qualche modo erano connesse con il movimento denominato Anarchici individualisti lombardi, furono fermate e sottoposte a stringenti interrogatori.
Il processo contro gli imputati tutti di fede anarchia ebbe inizio il 9 maggio 1922, presso la Corte di Assise di Milano in piazza Fontana, proprio quella dove nel 1969 avvenne l'attentato alla Banca Nazionale dell'agricoltura, e nella stessa aula dove era stato processato Gaetano Bresci.  l'anarchico italiano, esecutore dell'omicidio del re d'Italia Umberto che in seguitò si suicidò o fu suicidato nel carcere di Santo Stefano.
Il 1º giugno fu pronunciata la sentenza che individuava come autori materiali della strage e condannava all’ergastolo il bergamasco Ettore Aguggini, di 19 anni, e i mantovani Giuseppe Mariani, di 23 anni, e Giuseppe Boldrini, di 28 anni, che si proclamerà sempre innocente. Gli altri 16 imputati, ritenuti complici, furono condannati a pene varianti tra i 15 e i 4 anni di carcere.

Nessun commento:

Posta un commento