domenica, marzo 14, 2021

Via Fani, la strage della scorta di Aldo Moro

 

16 marzo 1978

ore 9

La strage di Via Mario Fani

Roma

Quando si parla di “geometrica potenza” non si può non fare riferimento alla strage criminale avvenuta in Via Fani, Quartiere Trionfale, Roma, da parte di elementi della organizzazione terroristica denominata Brigate Rosse, nei confronti di operatori dei Carabinieri e della Polizia che furono tutti eliminati prima che potessero reagire mentre stavano compiendo un servizio di scorta di uno dei vertici delle Istituzioni politiche Italiane . Questi cinque operatori di polizia erano infatti la scorta di Aldo Moro, Presidente della D.C. che subito dopo, fu rapito dagli stessi soggetti che sterminarono la scorta.

Moro non era un semplice politico ma aveva ricoperto importanti incarichi nelle Istituzioni e quindi era depositario di notizie molto riservate. Moro viaggiava sotto scorta in un convoglio di due auto, una alfetta e una Fiat 130, diretto ad un incontro di governo.

Secondo le indagini in Via Fani erano presenti, con ruoli diversi, nove terroristi, Valerio Morucci, Mario Moretti, Prospero Gallinari, Raffaele Fiore, Franco Bonisoli, Alessio Casimirri, Alvaro Lojacono e Barbara Balzarani, il luogo scelto per l'agguato era Via Stresa angolo via Fani , un tragitto nuovo che il convoglio con Moro non percorreva abitualmente.

I terroristi che attaccarono il convoglio di auto su cui viaggiava Moro con la scorta, erano armati con una vasta gamma di armi automatiche : un FNAB 43, una pistola Browning HP, una Beretta M51, un mitra TZ 45, una mitraglietta M12 e una mitraglietta Skorpion.

La sorpresa fu letale oltre alla ferocia dei terroristi, che praticamente spararono alla scorta come al tiro al bersaglio, senza tregua, fu un massacro, solo un agente, Raffaele Iozzino, riuscì a scendere dalla sua vettura e sparò due colpi crollando subito a terra falciato dalle raffiche. Terminata la spratoria, a senso unico, i terroristi presero di forza Moro e le sue due borse, lo caricarono su una delle tre vetture del loro corteo e si allontanarono ad alta velocità.

Sul terreno oltre a decine di bossoli rimasero due auto sforacchiate dalle raffiche e soprattutto i corpi degli operatori della scorta, ecco i loro nomi Francesco Zizzi , Vice-brigadiere della polizia (Medaglia d'Oro al Valor Civile il16 febbraio 1979). Nato a Fasano nel 1948. Entrato nella Pubblica Sicurezza nel 1972, quattro anni dopo vince il concorso per la scuola allievi sottufficiali di Nettuno. Vive presso la caserma Cimarra di via Panisperna. Conseguiti i gradi di sottufficiale progetta le nozze con la fidanzata Valeria. E’ nominato al servizio di scorta dell’onorevole Moro come capo equipaggio. Muore a 30 anni.

Raffaele Iozzino , Agente di Polizia (Medaglia d'Oro al Valor Civile il 16 febbraio 1979). Nato a Casola (Na) nel 1953. Si arruola in Pubblica Sicurezza nel 1971, frequenta la scuola di Alessandria ed è successivamente aggregato al Viminale e quindi comandato permanentemente al servizio di scorta dell'On. Moro. Muore a 24 anni.

Giulio Rivera , agente di Polizia (Medaglia d'Oro al Valor Civile il 16 febbraio 1979). Nato a Guglionesi (Cb), nel 1954. Si arruola nella Pubblica Sicurezza nel 1974. Muore a 24 anni.

Domenico Ricci Nato a Staffolo, Ancona, nel 1934, morto in via Fani il 16 marzo 1978. Nel 1954 si arruola nell’Arma dei Carabinieri e inizia il corso presso la Scuola allievi carabinieri di Torino. Nel 1957 viene assegnato alla scorta di Moro. Nel 1966 si sposa dopo 10 anni di fidanzamento. Ha due figli. Muore a 44 anni.

Oreste Leonardi , Nato a Torino nel 1926. Istruttore alla Scuola Sabotatori del Centro militare di paracadutismo di Viterbo, è stato per 15 anni la guardia del corpo di Moro. Lascia una moglie, Ileana Lattanzi, e due figli, Sandro e Cinzia. Muore a 52 anni.





 



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