giovedì, luglio 24, 2025

12 ottobre 1971 Valleggia ( SV ) Irma M. Vittorio M. I protagonisti di questa tragedia sono entrambi Sardi, per l’esattezza di Estersili, Nuoro, l’attore principale è Ferdinando P. sposato a suo tempo con Quintina G. da cui ha cinque figli, tra i 9 e i 15 anni. Quintina ha una sorella , Irma, che da poco è diventata vedova, e ha anch’essa 4 figli, tre di essi sono in un collegio mentre quello più grande, Vittorio il più grande, sta con la madre. Il marito della Irma muore in un incidente sul lavoro e la vedova percepisce come indennizzo tre milioni e mezzo di lire, negli anni 70 un cifra ragguardevole. Ferdinando a questo punto abbandona la sua famiglia lasciando la moglie a dover lavorare per mantenere i suoi cinque figli e addirittura non si fa vedere più, ma soprattutto va a convivere con la cognata, Irma. E’ un convivente molto autoritario, convince Irma a comprare un negozio di alimentari e si fa intestare la licenza. La convivenza tra i due è molto movimentata, lui è geloso e aggressivo, Irma deve lavorare tutto il giorno senza un attimo di sosta, la povera donna è schiavizzata anche se lei vorrebbe nei festivi , fare una breve passeggiata lui non glielo permette e la obbliga a rimanere in bottega, mentre lui è in giro in auto a fare acquisti per il negozio ma soprattutto a bighellonare. Le liti erano frequenti e l’uomo in quei frangenti afferrava un coltello e la minacciava. La donna dopo anni di sopportazione decide di andarsene, ma prima vuole che Ferdinando le restituisca i soldi da lei impiegati nell’acquisto del negozio. L’uomo si rifiuta e la accusa di avere un’altra relazione ad aggravare la situazione c’è il fatto che Vittorio il figlio di Irma è a casa in convalescenza illimitata, pertanto la donna deve assisterlo e il negozio rimane chiuso. Ferdinando vede nel figlio e anche nella donna due pesi morti a cui, secondo lui, deve provvedere e la conflittualità raggiunge il suo acme. La mattina sul presto Ferdinando prende una accetta e aggredisce Irma, la donna ha poche possibilità di difesa, l’accetta maneggiata dal convivente le procura ferite multiple al capo e un grave trauma cranico, la donna cade a terra in un lago di sangue. Poi l’aggressore si rivolge a Vittorio, il figlio, che sta dormendo, lo colpisce ripetutamente sia di taglio che dalla parte piatta dell’accetta, il ragazzo perde sangue in modo copioso ma riesce a fuggire per le scale inseguito dall’uomo, raggiunge l’abitazione della ex moglie di Ferdinando e da li telefona ai soccorsi e ai Carabinieri. Intanto il criminale fugge in auto e dopo 10 giorni di latitanza , stanco e affamato, si costituisce ai Carabinieri di Quiliano. Irma e Vittorio nonostante le gravi ferite riusciranno a sopravvivere e Ferdinando verrà condannato per lesioni gravi ad una pena detentiva di quattro anni.

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