giovedì, luglio 24, 2025
Alessandra G. un femminicidio di una bimba di appena 11 anni Randazzo ( Catania ) 2 marzo 1988 Alessandra G. era una bimba di 11 anni dai lungi capelli neri, frequentava la prima media presso la Scuola De Amicis di Randazzo, quella mattina come al solito poco prima delle 8, era uscita da sola per andare a scuola, era un lunedì, lungo la strada aveva incontrato una persona che conosceva e con cui c’era una lontana parentela, l’uomo Alfio F. ventinove anni, di professione muratore, era alla guida di una Fiat 127 di colore bianco, l’ha invitata a salire sull’auto con la scusa di accompagnarla a scuola e la bimba è salita senza timore, anche perché non sapeva che Alfio F. aveva precedenti per lesioni, violenza e atti di libidine. Da quel momento Alessandra sparisce , il padre appena sa nell’assenza da scuola va dai carabinieri e sporge denuncia. Le ricerche si svolgono ovunque, in ogni anfratto della zona, in ogni campo, poi ovviamente qualcuno in spregio alla usuale omertà che vige in quei luoghi afferma di aver visto la bimba in compagnia di Alfio, che in quel momento è irreperibile, quando torna a casa trova i Carabinieri ad attenderlo. Per tutto il giorno e la notte è interrogato poi dopo precise contestazioni ammette infatti sulla sua auto si trova un coltellaccio con la lama sporca di sangue e soprattutto una ciocca di capelli neri appartenente ad Alessandra. Dall’interrogatorio emerge quanto segue : Alfio F. ha caricato Alessandra ma non l’ha portata a scuola, guida l’auto sino alla periferia, nei pressi del vecchio macello, dove ferma l’auto e tenta di usarle violenza, la bimba coraggiosamente e istintivamente reagisce , molto probabilmente ha minacciato di dire tutto a suo padre e l’uomo ha perso la testa, ha colpito ripetutamente la vittima con un coltellaccio uccidendola. Poi abbandona il corpicino di Alessandra nella zona e si allontana. In seguito il reo confesso accompagnerà i Carabinieri sul luogo del ritrovamento, la ragazzina giace in posa scomposta in un lago di sangue, l’autopsia stabilirà se ha subito o meno violenza sessuale. Fu un femminicidio, uno dei tanti, una Lei che si era rifiutata di soggiacere ai desideri malsani di un maschio, alla giovanissima Alessandra fu intitolato uno slargo nei pressi del luogo dove Lei perse la vita difendendosi da chi voleva imporle la sua malsana volontà.
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