lunedì, luglio 14, 2025
Forte S. Elena, 25 ottobre 1921. Era una sera come le altre quando il Forte S. Elena esplose a causa di un incendio, investendo Bergeggi, causando 22 morti e 300 feriti, molti dei quali per le ferite riportate moriranno in seguito. Non tutto il forte esplose ma solo alcuni capannoni che contenevano una ventina di tonnellate di dinamite ma fu abbastanza, i boschi e la vegetazione andarono in fiamme, per chilometri gli ulivi furono squassati e piegati dall’esplosione, Bergeggi , all’epoca 800 abitanti, ebbe la quasi totalità delle case abbattute, le vie ingombre di macerie, alcuni detriti e lamiere sono stati addirittura sparati sino a Zinola. Ai civili morti vanno aggiunti i sette militari del Regio Esercito che erano di stanza alla polveriera di cui non si trova alcuna traccia, anche tutti i cavalli da tiro che erano adibiti al traino dei cannoni furono sterminati. I pezzi di artiglieria del forte S. Elena fatti a pezzi vennero lanciati in aria ricadendo poi su Bergeggi. I danni solo su Bergeggi si stimarono in 100 milioni di lire. Per valutare la potenza dell’esplosione un frammento di una torretta di acciaio pesante alcuni quintali è fu lanciata nel centro di Bergeggi. Le vittime potevano essere molte di più ma una sentinella della polveriera del forte visto l’incendio che si stava avvicinando alla polveriera del forte allarmò la popolazione di Bergeggi che iniziò ad evacuare le abitazioni. Nella notte arrivarono i soccorsi, Vigili del Fuoco, Croce Bianca di Savona e Croce Oro, oltre ai militari del 42° Fanteria. Le indagini accertarono che si trattò di un attentato infatti nei giorni precedenti le fiamme erano state appiccate attorno ad altri forti nell’area di Savona.
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