lunedì, febbraio 26, 2007

LETTERINA


Sono anni , circa 15, che in prima persona esponendomi, sempre e dovunque, creo dei fastidi a persone malvagie e profondamente sbagliate. Quindi non mi stupisco piu' di tanto, quando ricevo lettere,rigorosamente anonime, colme di livore e di rabbia. In questi casi mi sembra di sentire gli schizzi di saliva ,il profondo odio e il rumore delle dentiere malferme che certi tristi personaggi esalano in questi particolari momenti.
Credo, seppur con qualche percentuale di errore, di conoscere la o le persone che ha od hanno inviato questa bella letterina inviatami in provincia, in qualita' di consigliere provinciale. Sono persone molto vicine a me, cariche di insoddisfazione per quello che nella loro povera vita non hanno saputo fare o conquistare, piene di invidia per chi invece ha saputo per intelligenza e capacita' goderne.Non saro' molto compassionevole e non provo per loro alcuna pena e mi rammarico per le loro miserabili esistenze che sono come scatole vuote, come sono vuoti e disabitati i loro crani, pervasi unicamente da puzza e pensieri sporchi. Pubblico sul mio blog il loro sconnesso prodotto "letterario" ,affinche' possano sentirsi fieri di cio' e continuare a masturbarsi mentalmente, solo mentalmente, con i loro poveri rancori di sconfitti.
Roberto Nicolick


Consigliere Provinciale

SCRITTE DI ODIO A SAVONA


L’odio sui muri
Le recentissime scritte sui muri di Villapiana e Via Oxilia a Savona, ripropongono una serie di riflessioni che e’ opportuno fare a mente fredda e lucidamente :
Innanzi tutto chi le ha tracciate ha seguito un preciso fine” pedagogico”, infatti non a caso ha scelto un punto di crocevia tra due importanti Istituti Scolastici, il Liceo Scientifico “Orazio Grassi” e l’Istituto “Mazzini”. Scuole Secondarie superiori ad alta frequenza con piu’ di un migliaio di allievi, dai 14 ai 19 anni. Quindi l’istigazione all’odio tra i giovani, dell’ignoto estensore, e’ molto chiara e indicativa. Sto pensando alle centinaia di ragazzi che sono transitati davanti a queste parole di odio e di vilta’ e cerco di indovinare i pensieri che in quel momento hanno attraversato la loro mente.
Un’altra riflessione, d’obbligo purtroppo, e’ inerente alla zona in cui queste scritte odiose sono apparse: Una zona in cui da poco e’ sorto un centro sociale, senza voler scagliare colpe o responsabilita’ e’ comunque strano che queste scritte siano apparse proprio qui.
Le ho viste personalmente e fotografate, a futura memoria: tracciate con vernice rossa, tanto per convalidare ulteriormente la provenienza, scritte in modo frettoloso per non essere scoperti e , cosa particolare chi le ha tracciate si e’ riparato alla vista di qualche ipotetico passante stando nascosto dietro alcuni vagonetti della rumenta. E qui senza perdere la mia calma devo ammettere che il o i graffitari appartengono , sicuramente alla sostanza maleodorante contenuta nei cassonetti.
Ironia a parte, c’e’ poco da scherzare su queste scritte, devono essere prese in seria considerazione , soprattutto le menti malate che le hanno partorite e concretizzate. E, cosa ultranecessaria, devono essere cancellate!!!
Roberto NICOLICKCapogruppo Consiliare Lega Nord

giovedì, febbraio 15, 2007

DATI RECENTISSIME SULLA PEDOFILIA

<<>>


“I numeri della Pedofilia: un’emergenza
in costante aumento”.


Si sono tenute in tutte le Procure d’Italia nei giorni scorsi, le giornate per l’apertura dell’anno giudiziario, durante le quali sono stati dati i numeri reali, sui crimini commessi durante l’anno appena trascorso.
Da una analisi degli stessi, comparata con i dati forniti dal Ministero di Giustizia e dal Dipartimento Anticrimine emerge che in Italia c’è stato un aumento esponenziale di atti di violenza nei confronti delle donne e che si sono registrati ben il 30% dei casi di abuso sessuali sui bambini in più, rispetto agli anni precedenti.
Al pari di questo si è mantenuta drammaticamente bassa l’età media delle vittime di abuso, che va così dagli zero ai cinque anni.
Tra le Regioni più colpite la Lombardia, il Veneto, il Lazio e la Campania.
Altri dati agghiaccianti, se pensiamo essere riferiti a dei bambini sono quelli riferiti ai bambini scomparsi, il 20% dei quali non viene più ritrovato e si sospetta possa essere finito nei giri delle reti pedopornografiche. Lo scorso anno sono state aperte circa 3.000 pratiche legate a minori scomparsi.
Solo nel primo semestre del 2006 i siti, collettivi o individuali, pro-pedofilia hanno avuto un incremento del 300%.“Un altro dato a dir poco agghiacciante”, ha detto Massimiliano Frassi, presidente dell’Associazione Prometeo commentando i dati, “è quello che emerge da uno studio fatto sui pedofili: su un campione scelto di ben 443 pedofili accertati, allo stato delle cose pare che il 67% pari quindi a 299 abusanti, sia rimasto in stato di libertà con l’aggravante di continuare a rimanere nella maggior parte dei casi a contatto diretto con i bambini”.
In aumento anche i crimini legati alla pedofilia in internet, dove un sito pedopornografico se ritenuto “di buona qualità” produce un introito giornaliero di almeno 90mila euro, secondo una cifra fornita durante un recente convegno tenutosi a Cuneo presso l’ordine dei medici, dal dott. Tommaso Pastore, dirigente responsabile della Squadra Mobile di Cuneo. Il costo medio di una foto pedopornografica spazia invece tra le 30 e le 100 euro.
“Oggi i pedofili” continua Frassi “cercano fotografie sempre più raccapriccianti, chiedendo ai produttori di tale materiale un aumento delle violenze ed un abbassamento delle età delle vittime. Per questo non è più raro che si trovino anche dei neonati, tra le giovani vittime”.
Oggi i bambini iniziano a navigare in internet fin dall’età di 7 anni.
Sette bambini su dieci navigano da soli senza alcun controllo da parte di adulti ed il 70% degli “agganci” da parte di pedofili avviene nelle Chat. Spesso dopo i primi messaggi segue anche un contatto diretto da parte del pedofilo che riesce a risalire all’abitazione del giovane, ad ottenere un incontro ed a far scattare l’abuso.
A proposito di nuove tecnologie, segnaliamo che negli ultimi mesi c’è stato un incremento della vendita di videogames con contenuti non adatti ai più piccoli, dove “l’empatia nei confronti del prossimo viene spazzata via a favore di un pericoloso nichilismo” citando nuovamente le parole di Frassi.
Videogiochi dove si invita a “uccidere i poliziotti, pestare i compagni di classe, far violenza agli animali, seviziare le ragazzine” sono normalmente acquistabili anche nel nostro paese.
Nel mondo, secondo un report dell’Onu ogni anno si stima essere violentate 150 milioni di bambine. Particolarmente shockante il fatto che in molti paesi l’abuso “sia socialmente accetto o persino legale”. Per questo il segretario generale Kofi Annan ha suggerito ad ogni paese di adottare “drastiche misure di contrasto a tale turpe fenomeno”.
A tal riguardo l’Italia persiste ad essere uno dei paesi a “massima esportazione” di turisti sessuali. Al fianco delle mete oramai consolidate in tal senso, in primis Romania e Thailandia, oggi si presentano nuovi territori dove andare a “caccia di bambini”.
Tra questi l’Ungheria, che ha nel 2006 ha visto triplicati i reati di abusi a danno di minori o il Kenya dove esistono circa 15mila bimbi di strada vittima di violenza e per i quali è sceso in campo il presidente dell’Unicef Italia Antonio Sclavi che ha denunciato i crimini disgustosi consumati impunemente sulla pelle di questi bimbi “da parte di un numero sempre maggiore di italiani”.
Nell’Europa orientale ancora oggi ci sono 1.500.000 bambini che vivono fuori dalla famiglia, 900mila dei quali sono rinchiusi in istituti, spesso in condizioni ai limiti della sopravvivenza.
Solamente lo scorso anno in Romania sono stati abbandonati in strada circa 9.000 bambini. Molti sono stati poi arrestati dalla polizia e rinchiusi in manicomi, facendo loro condividere gli spazi insieme a malati di mente adulti.
Quando il reato non è consumato all’estero, dall’estero vengono portate le vittime. Solo a Milano sono, in una zona tristemente nota, almeno 500 i baby prostituti della Romania, sfruttati a tale fine.
Restando in Italia, sono oramai ridotti ad una percentuale bassissima i casi di cosiddetti “falsi abusi”, che oggi si avvicinano intorno allo 0,5 %. Percentuale riferita specialmente a quei casi in cui adolescenti, o pre-adolescenti affermano di aver subito attenzione da parte di adulti, salvo poi in sede di colloquio venire smentite dai fatti.Lo stesso non avviene per casi di bimbi piccoli, la cui credibilità è confermata dal fatto che si trovano a raccontare, con vissuti drammatici e per loro sempre dolorosi, attenzioni o violenze sconosciute alla loro giovanissima età.
In realtà il più delle volte il pedofilo tende a farla franca in Tribunale per insufficienza di prove ed a far così passare la vittima per quello che non è.
Soffermandoci su questo aspetto è interessante notare come, secondo dati nazionali, il 50% degli adulti che hanno problemi di disturbi alimentari, soprattutto di anoressia, hanno subito abusi sessuali durante l’infanzia senza ricevere il necessario aiuto.
Lo stesso dicasi per i casi di suicidi tra i giovani, dei quali raramente si ha notizia, ma che spesso hanno una comune matrice legata all’abuso, laddove la morte diventa una drastica via di fuga da una situazione non più gestibile dalla vittima.
Tra gli elementi di novità, se così si può dire, l’aumento di casi legati a scuole materne dove interi gruppi di bimbi sono stati sottoposti ad abusi rituali, casi per i quali, dopo aver analizzato le carte processuali e seguito alcune vittime da vicino, l’Associazione Prometeo ha parlato dell’esistenza di una rete che agisce nel nostro paese.
Ultimo dato, in questo quadro, l’aumento di sette pseudo religiose o di tipo satanico, che rivolgono sempre di più la propria attenzione ai giovani. Giovani come partecipanti delle stesse, o giovanissimi come vittime per i propri rituali.
Un’indagine svolta dall’Asl di Varese, insieme ala Provincia, su un campione di 561 studenti ha rilevato che il 12,5% degli stessi aveva subito abusi sessuali durante l’infanzia, facendo così parlare di “epidemia silenziosa”: tali dati potrebbero essere in difetto dato che il 3% dei ragazzi intervistati tramite questionari anonimi, a tale domanda ha siglato la risposta “preferisco non rispondere”.
“Solo lo scorso anno sono state raccolte al nostro sportello di ascolto 46 nuove storie di giovani e di adulti che da bambini hanno subito abusi da parte di genitori, insegnanti e sacerdoti, nessuno dei quali è stato creduto da chi stava vicino e oggi, oltre a dover far fronte al peso dell'abuso, devono fare i conti con disturbi alimentari e di dipendenza da sostanze.” Ci ha dichiarato Marco Marchese, psicologo e presidente dell’AMS di Palermo, aggiungendo “purtroppo sono ancora molti i pedofili che riescono a vincere i processi a causa della vecchia formula dell’insufficienza di prove, formula che va ricordato non equivale al fatto che non si accaduto nulla ma che le prove, appunto non siano state sufficienti”. Anche davanti a questo la prevenzione, quindi, risulta essere oggi più che mai necessaria.

Questo il report dettagliato sui casi di “infanzia violata” nel 2006, davanti al quale emerge la necessità di un intervento sempre più coordinato tra le varie forze in campo, col fine di tutelare, di più e meglio, i bambini, in una società che pare aver oramai abdicato a tale ruolo.

Febbraio 2007

Per ulteriori info.:
www.associazioneprometeo.org
oppure, il blog più letto su tale argomento:
www.massimilianofrassi.splinder.com

A cura del Comitato Scientifico di Prometeo.

LE FOIBE E IL REVISIONISMO STORICO



Mi sono recato a vedere la mostra sulla giornata del ricordo, presso la sala mostre della provincia, fra gli enti e le associazioni che ne hanno curato l'esposizione e la scelta del materiale c'e' l'ANPI. Ho girato per i pannelli, osservando le foto e le didascalie, ed ho immediatamente notato, che di fatto, tre quarti dei pannelli erano dedicati unicamente alle atrocita' dei fascisti in Dalmazia, Pola ed Istria e in disparte, l'ultimo quarto trattava del vero tema, che forse avrebbe dovuto aver maggior peso: le foibe.
Ho chiesto ad una delle persone presenti,chiaramente orientato verso una parte politica molto precisa, la ragione di questa difformita' quantitativa di materiale. Mi e' stato risposto che le foibe devono essere inquadrate in un piu' ampio contesto storico, quindi non possono essere isolate dal fascismo. In pratica ,le forze politiche che hanno una antica e collaudata scuola di produzione delle menzogne, vorrebbero sdoganare le foibe, come un trascurabile incidente di percorso ammesso che siano esistite, e come un fatto increscioso creato per reazione alle barbarie fasciste. Si tratta di un tentativo di revisionismo storico, che sta strisciando per poter dare un alibi morale e magari giuridico, a migliaia di assassini slavi o collaborazionisti dei titini, tutti comunisti armati, che hanno trucidato altre migliaia di italiani o non italiani, colpevoli unicamente di aver voluto difendere la loro identita' culturale, in primis non comunista e secondariamente italiana. Era il progetto di allargare verso ovest la grande Yugoslavia, in una ottica slava, degna come metodi, del III reich. Sono rimasto basito, perche' conosco , lelle terre Friulane, alcuni sopravissuti alle foibe, che ricordano solo poche cose di quel periodo: di non essere mai stati fascisti, la stella rossa sul copricapo dei loro carnefici, e lo scherno e le risate dei boia mentre gli legavano i polsi con il filo di ferro prima di buttarli in queste fessure nelle montagne.
Coloro che vogliono spacciare queste menzogne per verita' storiche e negare le foibe, nella loro unicita', dovrebbero provare una immensa vergogna per se' stessi e per tutti i morti che vorrebbero cancellare dalla storia.
Roberto Nicolick
Consigliere Provinciale Savona

CEDIMENTO IN VIA XX SETTEMBRE


Da settimane, nella centralissima Via XX settembre angolo Corso Colombo, a Savona, c’e’ un cedimento del cordolo del marciapiede. Da settimane qualcuno ha messo dei paletti con una banda di plastica per segnalare l’inconveniente, da settimane nessuno interviene per effettuare una adeguata riparazione. Da settimane i passanti osservano questo spettacolo desolante.
Il cedimento e’ avvenuto tra due tombini, solo questo fatto dovrebbe mettere in allarme chi di dovere. Evidentemente ci si aspetta che si apra una voragine per intervenire.

Roberto Nicolick


mercoledì, febbraio 14, 2007

INIZIATIVA DI AIUTO PER I CLANDESTINI





________________________________________________________________________

Comunicato
Sul progetto di aiuto per i clandestini

Apprendo che e’ in corso di attuazione a Savona, un progetto per garantire assistenza legale gratuita ed altre garanzie ai cittadini extracomunitari, di nazionalita’ Albanese, sprovvisti di regolare permesso di soggiorno ed in stato di fermo. A tale progetto sarebbe anche interessato l’ambasciatore di questo paese. Tra le cose che sarebbero offerte ai cittadini extracomunitari, spicca per importanza anche il gratuito patrocinio legale. Da un lato non sono sorpreso che un diplomatico ed un circolo straniero cerchi di assistere i propri compatriotiall’estero, ma d’altro lato sono amareggiato perche’ questa notizia, esce in concomitanza con un’altra di cronaca nera : un anziano, italiano e savonese il quale dopo una vita irreprensibile, viene sfrattato dopo anni dalla casa dove abitava, colto da una crisi di gravissimo sconforto ferisce la propria moglie . Questo povero sventurato, deve penare come una bestia,per trovare un posto dove trascorrere gli arresti domiciliari. Tutti, proprio tutti, corrono a dare aiuto ai cittadini extracomunitari anche in stato di fermo, dai laici ai marxisti, dai cattolici agli atei, e nessuno, dico nessuno che pensi con un minimo di compassione umana oppure cristiana,a progettare, pianificare, un benche’ minimo aiuto, diciamo pure assistenzialista su breve termine, ad un povero savonese, settantenne, che in una crisi di sconforto ha commesso un errore, anche se pesante. Mi pare, che ora ad essere pesantemente discriminati siano proprio i cittadini italiani, i savonesi. Per loro un bel nulla per gli altri, forse, troppo. Il grave della vicenda e’ che questo tipo di discriminazione, questa strana esterofilia, strisciante, questa forma di razzismo ben dissimulato, sta contagiando un po tutti gli addetti ai lavori.



Roberto Nicolick
Capogruppo Consigliare Lega Nord in Provincia di Savona.

lunedì, febbraio 12, 2007

SATANISTI ED ALTRO........


Quotidiani locali su L'espresso

Repubblica TorinoPinerolo, 4 famiglie insistono: "Quei prof hanno abusato dei nostri ragazzi". Gli investigatori restano scetticiSatanismo, pedofili e altri misteri, sott´inchiesta un docente già arrestatoNIccolò Zancan Il padre di uno dei ragazzini coinvolti è sicuro: «Mio figlio non può essersi inventato tanti particolari. Abbiamo raccolto prove schiaccianti. Come poteva fare la descrizione precisa della casa del professore che lo ha violentato? Come poteva inventarsi un rito satanico descrivendo nei dettagli il santuario di Barge?». Queste sono le risposte che stanno cercano gli investigatori della squadra Mobile, quarta sezione, reati sessuali. Per spiegare una storia talmente assurda da risultare incredibile. Ci sono tutti i luoghi comuni peggiori, incubi perfetti: professori pedofili, satana, chiese profanate, riti propiziatori e sparizioni misteriose. Ma ci sono anche quattro denunce pesanti presentate alla Procura di Pinerolo all´inizio di gennaio. Quattro famiglie accomunate da un solo particolare: i figli tredicenni, lo scorso anno, frequentavano la stessa scuola media di una paese della zona. A portare avanti queste denunce, a raccogliere i dettagli più scabrosi anche attraverso il lavoro di uno psicologo, si è impegnato il centro studi Hansel e Gretel, un´associazione che da anni segue i minorenni vittime di presunti reati sessuali. «Ma non è il momento di rilasciare dichiarazioni», dicono i responsabili. Ora i fatti sono questi. Nelle denunce al vaglio degli investigatori si parla di diversi episodi: violenza ripetute, satanismo e riti esoterici. Si parla di bambini sgozzati e fatti sparire. Accuse che coinvolgono più professori della stessa sezione, visto che almeno in un caso tutto sarebbe successo durante una gita scolastica, davanti a molti testimoni. «È una storia ancora tutta da chiarire - si limita a dire un investigatore - ma certo ci sono delle incongruenze evidenti». E allora perché? Se l´incubo è inventato, come sembra, chi è il regista del film? Di sicuro c´è un fatto. Un fatto importante, ora forse da rileggere sotto nuova luce. Nella stessa scuola del pinerolese, a marzo dello scorso anno, è stato arrestato un professore di ginnastica. L´accusa è pedofilia. Avrebbe costretto un ragazzino di dodici anni a un rapporto sessuale. Quel professore è stato tre mesi in carcere, ora è tornato ad insegnare in una scuola di Torino, mentre continuano le indagini. Anche lui è coinvolto nella nuova ondata di denunce che colpisce la scuola. Lui con altri professori che sarebbero complici delle violenze. E con uno scenario che si è esteso ai peggiori spauracchi. La verifica minuziosa delle denunce è quello che stanno facendo i poliziotti della Mobile, coordinati dal procuratore capo di Pinerolo, Ciro Santoriello. Andare sui luoghi, cercare riscontri, confrontare le testimonianze. È stato nominato un perito. Uno specialista che dovrà sondare con la delicatezza dovuta i racconti dei ragazzini. Il preside della scuola si limita a dire: «Ci vuole la massima prudenza. Questa mi sembra soprattutto una storia da psichiatri». Certo, il clima in paese non è bello. Tutti sanno. Tutti parlano. Alcuni ragazzi hanno cambiato scuola. Il padre di una vittima ripete lo stesso concetto alla fine di una giornata difficile: «Come poteva mio figlio inventarsi certi particolari agghiaccianti?». Queste ed altre domande, nel paese dove quattro famiglie giurano che il diavolo fosse seduto dietro la cattedra, ogni giorno, a fare lezione.(01 febbraio 2007)


ALTRO DEGRADO AL MATITINO








da Consigliere Provinciale Lega Nord Roberto NICOLICK
La piazza subito dietro al complesso abitativo denominato matitino e' un altro luogo avviato a diventare un contenitore di degrado. Concepito come un ampio spazio aperto, con una pista di pattinaggio e piccole aree verdi per poter permettere ai bimbi di giocare, sta diventando un ricettacolo di scritte oscene, rifiuti abbandonati e ciclomotori rubati e poi fatti a pezzi e li' abbandonati. Mi sono recato sul posto ed ho provveduto a fotografare questo sfacelo per inviarlo ai media ed alla polizia municipale. Il luogo, purtroppo, essendo fuori vista dalle due strade, via Servettaz e Via Nizza, e' anche mal frequentato la notte, gruppi di ragazzi e adulti, vi passano la notte , lasciando per terra i segni inequivocabili del loro passaggio. Urge una bonifica e un maggior controllo da parte delle forze dell'ordine.
Roberto NICOLICK
Consigliere Provinciale Lega Nord
SAVONA

mercoledì, febbraio 07, 2007

INQUISITO IL PRESIDENTE DELL'UCOI


Roma, 7 febbraio 2007
I vertici dell'Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia finiscono sotto inchiesta. Il presidente dell'Ucoii Mohamed Nour Dachan e il portavoce Roberto Piccardo sono indagati dalla procura di Roma per aver incitato, via internet e stampa, a commettere violenze per motivi razziali e religiosi. Roberto Piccardo è indagato perché, con alcune pubblicazioni sul sito internet www.islam-online.it, "incitava a commettere violenze e atti di provocazione alla violenza per motivi razziali e religiosi". L'ipotesi di reato per Mohamed Nour Dachan è perché "diffondeva idee fondate sull'odio razziale e religioso" facendo pubblicare sul "Quotidiano Nazionale", l'inserzione a pagamento "Ieri stragi naziste, oggi stragi israeliane", apparsa il 19 agosto 2006.

CIRCOLO DELLA LIBERTA'


Si è costituito ieri sera il nuovo circolo culturale del centro destra di Savona e Provincia, nato sul modello dei club sorti a Roma e Milano, che aderirà ai circoli delle libertà che si stanno costituendo in Liguria e nel resto d’Italia, non ultimo quello savonese inaugurato sabato scorso dall’ex sindaco di Milano Albertini. Presidente, Rosavio Bellasio, Presidente Vicario prof.ssa Gabriella Rosso, Vice Presidente Gianni Carbone e Roberto Nicolick nel ruolo di Tesoriere: questo il primo organigramma della nuova associazione culturale, che verrà presentata ufficialmente a Villa Cambiaso a fine marzo, alla presenza di uno dei principali esponenti del mondo giornalistico e culturale del centro destra, oppure di uno dei rappresentanti della politica nazionale: ancora top secret sul nome del “big” che verrà ad inaugurare il nuovo circolo, che avrà sede proprio nella splendida cornice di Villa Cambiaso. Per il 16 febbraio, intanto, è fissata una prima manifestazione dedicata alla famiglia che si svolgerà nella sala mostre della Provincia, con la partecipazione del docente di teologia morale dell’università di Torino prof. Muraro. Al nuovo circolo hanno aderito tutti i partiti del centro-destra, senza nessun distinguo, anche se fomalmente l’Udc non ha suoi esponenti nell’organigramma. Il circolo coinvolgerà tutte le località provinciali e anche personalità del mondo civile non legate al sistema partitico. Le iniziative previste saranno comunque di natura culturale: musica, letteratura, cinema e sport, senza tralasciare i più scottanti temi di attualità, politica ed economia della Provincia di Savona, con incontri, dibattiti e tavole rotonde a cui verranno invitati anche esponenti del centro sinistra per confrontarsi e discutere. Nonostante la sua vocazione culturale, il circolo non nasconderà la sua azione politica anche in vista delle prossime elezioni provinciali

martedì, febbraio 06, 2007

LE FOTO DELL'INCONTRO DI LUNEDI


CONVEGNO A SAVONA CON ALBERTINI


CONVEGNO A SAVONA CON UN DUPLICE OBIETTIVO : LA PRESENTAZIONE DI UN LIBRO SCRITTO DALL?EX SINDACO DI MILANO GABRIELE ALBERTINI , NOVE ANNI NELLA STANZA DEL SINDACO, E LA FONDAZIONE DI UN CIRCOLO DELLA LIBERTA'. HA FATTO DA MODERATORE IL GIORNALISTA DEL GIORNALE LUSSANA:

BOICOTTIAMO AMAZON







BOICOTTIAMO AMAZON ! Da oggi lanciamo una campagna, finalizzata a boicottare AMAZON.
La più grande catena di vendita on-line, al mondo, di libri, dvd, cd, gadgets.
Insomma, nel nome del solito dannosissimo quanto ipocrita “politycally correct” hanno messo in vendita un testo che difende la pedofilia ed anzi, dandone una visone di parte, ne invita quasi l’adesione.
Premettendo che non ho letto il libro, ma ho visto più di una dettagliata recensione e che ho pensato molto se indicarlo o meno qui (poiché così facendo l’1% dei lettori di questo blog purtroppo si getterà nell’acquisto….ammesso che già non l’abbia fatto) mi rendo conto che non posso non parlarvi del testo se voglio far partire la campagna.
Inizio allora da una parola “Rake”.
“Rake” in inglese si traduce con “dissoluto”, “libertino” e Rake è il nome con cui pedofilo si presenta, Viamund the Rake, per l’esattezza, “from Toronto”, 37 anni, “appassionato di bambini”.
In uno dei suoi tanti blogs (apre più pagine perché gli hacker anti pedofilia e la polizia gliene fa chiudere di continuo) si presenta come “un pedofilo efebofilo ma anche infantofilo, membro onorario della Nambla – la più importante associazione americana pro-pedofilia, e via dicendo.
Ovviamente i suoi scritti sono zeppi di articoli che inneggiano alla pedofilia, e la difendono, raccontando nei minimi dettagli anche i propri rapporti avuti coi bambini!
Per questo è immorale, a mio avviso, che Amazon consenta la vendita del suo libro intitolato con il suo stesso pseudonimo, Viamund The Rake dove un vampiro di nome Viamund diventa tale dopo aver avuto un rapporto con un bambino di 11 anni, a cui si unisce e che lo segue a zonzo per l’Europa spacciandosi per suo figlio. Intento del romanzo, dice il pedofilo autore, non è di “creare scandalo bensì di legittimare quelle differenze positive che vi sono tra esseri di età molti diverse, differenze che purtroppo vengono ancora penalizzate in molte realtà”.
Per questo ribadisco essere immorale, immorale e sbagliato. Diffondere tale libro. Alla faccia di chi mi accuserà di essere un censore antidemocratico.
Perché in un certo qual modo legittima tale autore e l’immondizia da lui pubblicata.
Così come la risposta data di voler garantire la libertà di pensiero di tutti, è in questo contesto assolutamente ipocrita.
Poiché ancor una volta a pagarla sono i bambini!

lunedì, febbraio 05, 2007

TOLLERANZA E BRUCIORI



ECCO COME I CRETINI CERCANO DI DIMOSTRARE LA LORO TOLLERANZA E DEMOCRAZIA. ADDIRITTURA IN VIA VITTIME DI BRESCIA UN NON TANTO IGNOTO; HA SFREGIATO IL MIO NOME TENTANDO DI DEPENNARMI DALL?ELENCO.

domenica, febbraio 04, 2007

LE CAUSE DELLA MORTE DI FILIPPO RACITI


L'ispettore capo Filippo Raciti è morto per un'emorragia al fegato, ucciso non dall'esplosione di una bomba carta, come ipotizzato in un primo momento, ma da uno o più oggetti contundenti. L'esito dell'autopsia modifica lo scenario investigativo e, secondo gli inquirenti, allunga i tempi delle indagini. Indagini che hanno portato finora all'arresto di 29 persone, alcune delle quali minorenni, e che proseguono incessanti mentre migliaia di catanesi hanno reso omaggio alla salma di Raciti alla vigilia dei funerali.

I GIOVANI DI FORZA ITALIA SU UOMINI LIBERI....riporto integralmente



LA CDL A SAVONA

Assistiamo in questi giorni ad uno scontro lacerante nel Centro Destra Savonese tutto finalizzato ad equilibri interni ai Partiti: ma veniamo ai fatti reali analizzando ad una ad una le componenti: per primo Forza Italia: é innegabile che nella tradizionale disputa tra il vecchio gruppo liberale legato da sempre all'On. le Enrico Nan ed il gruppo di provenienza democristiana che ha come punto di riferimento il Consigliere Regionale Orsi si è incuneato un nuovo gruppo dirigente regionale di chiara matrice Scajolana che ha avuto come inizio la nomina a Coordinatore Regionale di Scandroglio, uomo di fiducia dell'ex Ministro imperiese. Sembra proprio che questa volta il plenipotenziario di Berlusconi voglia mettere finalmente le mani sulla provincia di Savona e questo non farebbe che bene al Partito da sempre immobilizzato sul dualismo Nan/Orsi. Vedremo al Congresso imminente se questa novità crescerà veramente; il tutto é auspicabile per la salute del Partito!

Alleanza Nazionale dopo l'uscita di scena dell'Avv. Scosceria ha trovato un certo equilibrio e l'ingresso in Consiglio Comunale di due giovani quali Bussalai e Parino ha portato una certa vitalità che non può far altro che bene all'economia del Partito. Al proprio interno AN ha trovato un po di pace e serenità e sembra l'unico Partito della coalizione che attualmente gode di buona salute!

Lega e UDC meritano un discorso a parte in quanto sono legati alla presenza di due figure storiche e forti Nicolick per la Lega e Santi per l'UDC che però non hanno il Partito che rema nella stessa direzione. Nicolick addirittura non é neanche stato candidato alle recenti elezioni comunali e abbiamo visto il risultato scadente per il movimento di Bossi; é inutile ribadirlo ma Nicolick a Savona é la figura emblematica del movimento. Se Nicolick é forte Santi é fortissimo, é inutile nasconderlo l'UDC a Savona é lui, anche se il Partito si ostina a cercare in tutti i modi di ostacolarlo (anche in maniera sciocca e puerile) ad ogni elezione dimostra con i fatti che l'elettorato é con lui ed é auspicabile che in vista dei prossimi appuntamenti congressuali si metta in testa una volta per tutte di impegnarsi e fare un po' di piazza pulita di una classe dirigente che nulla rappresenta se non se stessa. Anche il nuovo ingresso di Marcenaro, Consigliere Regionale e sul quale puntano alcuni detrattori di Santi per cercare di ridimensionare il super preferenziere non cambierà nulla. Ricordiamo a chi non lo sapesse che il Sig. Marcenaro ha girato tutti i Partiti ed ora é approdato alla corte di Casini. Auguri a lui ma soprattutto all'UDC .Veniamo infine ad Alternativa Sociale: ammirevole e encomiabile la presenza di Giampaolo Pellegrino che é il punto di riferimento da sempre della Destra Sociale, sempre presente (anche all'ultima riunione di Lunedì in sede di Forza Italia ha dato il suo contributo) in prima linea quando occorre ma troppo solo. Almeno in questo Partito non esistono dualismi e rivalutà ed al giorno d'oggi non é poco !

Concludiamo con un invito a tutti gli esponenti del Centro Destra Savonese: dimenticate e mettete da parte le rivalità e le problematiche personali, solo così si potrà costruire una alternativa seria e credibile alla Sinistra, da sempre padrona della Città.

I Giovani di Forza Italia.

CATANIA




Il sito dove l'ispettore capo Filippo Raciti e' stato ucciso e la Sua foto.

sabato, febbraio 03, 2007

CALCIO GUERRIGLIA










ALCIO-GUERRIGLIA A CATANIA, UCCISO UN POLIZIOTTO
Sono complessivamente 71 le persone medicate nei tre ospedali di Catania per ferite riportare negli scontri avvenuti durante e dopo il derby di calcio con il Palermo allo stadio Angelo Massimino. Sono stati 45 al Garibaldi, 16 al Vittorio Emanuele e 10 al Cannizzaro. La maggior parte ha avuto prognosi di guarigione comprese tra i 3 e 15 giorni. Sono migliorate intanto nella notte, tanto da essere considerato fuori pericolo, le condizioni di salute dell' agente di polizia ricoverato ieri sera al Garibaldi in gravi condizioni perché travolto da un motociclista durante le concitate fasi dei disordini.ùPiangono in silenzio il loro caro i familiari di Filippo Raciti, l' ispettore capo di polizia morto negli scontri allo stadio Massimino di Catania. Sono tutti all' interno della sala mortuaria dell' ospedale Garibaldi, dove la salma è stata ricomposta. Nella stanza, fredda e disadorna, la moglie del poliziotto e altri parenti accarezzano il corpo dell' agente, che è posto su un tavolo dell' obitorio, e non si danno pace. Non vogliono parlare con i cronisti ma per il momento essere lasciati soli con il loro immenso dolore.
Doveva essere una giornata di festa, e' finita in tragedia, con un rione di Catania trasformato in un piccola Beirut da scene di guerriglia urbana da parte dei tifosi etnei. Una tragedia che ha avuto la sua vittima, Filippo Raciti, 38 anni, ispettore capo di polizia che era un esperto di ordine pubblico, visto che aveva un brevetto da istruttore.E da investigatore esperto aveva agito anche ieri sera, davanti lo stadio Massimino. Dopo ripetuti scontri aveva bloccato un tifoso del Catania e con un altro agente lo aveva fermato: il suo collega ha messo le manette all'ultras e l' ha portato via. Raciti e' rimasto sul posto, e' entrato in auto per fare un 'giro' attorno alla Curva Nord quando all'improvviso un' esplosione ha squarciato la vettura. Due le ipotesi al vaglio degli investigatori: un pezzo di marmo lanciato dai tifosi l' ha centrato al torace e dopo una bomba carta e' esplosa dentro la vettura. La miscela tra trauma polmonare e l' inalazione dei fumi del piccolo ordigno piu' quelli di altri petardi scoppiati vicino si sarebbe rivelata letale. L' altra ipotesi e' che il trauma sarebbe stato causato direttamente dalla bomba carta. Dettagli che chiarira' l' autopsia disposta dalla magistratura che ha aperto un' inchiesta, ma che non consoleranno gli anziani genitori, la moglie e i due figli (uno di 15 e l'altro di 9 anni) dell' agente morto.Soccorso da alcuni colleghi, Raciti li avrebbe tranquillizzati: ''non e' niente di grave non vi preoccupate'', avrebbe detto loro prima di perdere i sensi. La corsa verso l'ospedale e' stata veloce quanto inutile. I medici hanno tentato di rianimarlo e sembrava avesse recuperato la forza per superare le difficolta'. Ma e' stata solo un' illusione. Alle 22.10, nonostante gli sforzi dei medici, e' morto. La notizia viene tenuta 'segreta' per dare il tempo di avvertire la moglie e i parenti piu' stretti. Ma poi il caso esplode. E' la madre di Raciti a correre per prima in ospedale, scortata da agenti in lacrime, ''voglio vederlo, voglio vederlo...'' dice, preoccupandosi anche di suo marito: ''ha bisogno di assistenza, sta male pensate a lui'', aggiunge. Poi dai volti dei colleghi del poliziotto davanti l' ospedale emerge la certezza del dramma. Pochi vogliono parlare. Qualcuno, protetto dall' anonimato, esclama: ''adesso basta, questo non e' calcio, potevo morire io, e chi avrebbe pensato alla mia famiglia''. La rabbia e il dolore sono palpabili tra poliziotti e carabinieri che auspicano ''la fine di queste guerriglie con interventi durissimi da parte delle autorita' competenti''. Tutti invocano ''tolleranza zero''.Tra i colleghi si parla anche dell' accaduto. Gli agenti parlano di ''ultras del Catania in azione contro il Palermo'' ma ''il cui vero obiettivo e' sempre e solo la polizia''. Le lacrime non sono solo di rabbia ma anche di dolore perche', spiegano, ''Filippo Raciti era una persona dolce, serena, un professionista ineccepibile, che lascia una famiglia splendida''. Passa anche il suo capo, il responsabile del Reparto Mobile della polizia, Pietro Gambuzza, ha il volto solcato dalle lacrime e le labbra serrate. Non parla e invita i giornalisti a lasciarlo solo nel suo dolore. ''Era un bravo ragazzo...'' dice prima di andare via.